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ORVIETO Martedì 28 marzo, alle 9, a Roma, nella sede centrale del Ministero della Cultura, si terrà l'audizione in cui la città di Orvieto metterà tutta sé stessa nel presentare il proprio progetto di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2025. Il dossier dal titolo "Meta meraviglia. La cultura che sconfina" è ancora top-secret, diversamente non potrebbe essere perché le pretendenti al "titolo" sono ancora dieci e nessuna ha in pratica scoperto le proprie carte. Qualcosa però a Orvieto inizia a trapelare.
Dopo l'ufficializzazione del logo, il comune di Orvieto ha diffuso i primi quattro nomi dei componenti del comitato scientifico chiamato a sostenerne la candidatura. Una vera e propria task-force fatta di «importanti personaggi della cultura, dell'arte, del giornalismo, della letteratura, dell'enogastronomia, del cinema e dell'innovazione ha spiegato la sindaca Roberta Tardani - per una squadra veramente di alto livello per tentare di raggiungere questo sogno».
Ultimo nome del primo blocco svelato è quello di Riccardo Cotarella, imprenditore ed enologo italiano, ha fondato nel 1979 l'Azienda Vinicola Falesco e nel 1981 la società di consulenze viticole ed enologiche Riccardo Cotarella S.r.l. È docente di Viticoltura ed enologia presso l'Università della Tuscia di Viterbo. Dal 2013 è presidente di Assoenologi, associazione di enologi ed enotecnici italiani. Ha partecipato al progetto "Wine for Life" della comunità di Sant'Egidio. Uno al giorno, fino a lunedì, saranno svelati gli altri prestigiosi nomi che, insieme alla sindaca Tardani, porteranno a Roma l'istanza della città cercando di centrare l'obiettivo ovvero che sia Orvieto la Capitale 2025 che il 31 marzo il Ministero della Cultura proclamerà. Intanto ieri è stato diffuso il teaser del video che accompagnerà l'audizione.
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Il Messaggero