OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il vino di Orvieto tra i grandi protagonisti della 54esima edizione di Vinitaly che si è tenuta nella settimana di Pasqua in VeronaFiere. I produttori del Consorzio Tutela Vini di Orvieto hanno dato prova di ciò che il territorio che ruota attorno alla Rupe è in grado di esprimere in termini di qualità enologica.
«I nostri vini sono stati tra i più apprezzati anche dai visitatori e buyer stranieri e questo, oltre ad essere motivo di orgoglio, ci fa ben sperare per il futuro. Malgrado il momento particolarmente delicato – afferma il presidente del Consorzio, Vincenzo Cecci - i produttori orvietani e tutti i nostri soci presenti al Vinitaly hanno avuto ottimi riscontri sulla qualità dei nostri vini. La strada intrapresa - aggiunge - è quella giusta, adesso non ci resta che proseguirla con l’obiettivo di andare sempre migliorando la qualità dei prodotti e la comunicazione degli stessi, oltre che del nostro territorio».
Al Vinitaly, in sostegno alle eccellenze vitivinicole orvietane c'era anche l'assessore alle Attività Produttive del comune di Orvieto, Piergiorgio Pizzo.
«Non abbiamo nulla da invidiare ad altre denominazioni e i riscontri positivi che sono giunti a Verona, dopo due anni di pausa della kermesse, ne sono una riprova importante - aggiunge il presidente Cecci – subito dopo Pasqua cominceremo a lavorare a “Orvieto Città del Gusto e dell'Arte”».
Al Vinitaly presente anche il direttore scientifico del Consorzio Tutela Vini di Orvieto, l'enologo Riccardo Cotarella fresco di conferma del podio nella speciale classifica dei 100 personaggi più influenti del vino in Italia. A stilare la classifica il giornale online “Cronache di Gusto” che dal 2014, in concomitanza con il Vinitaly, pubblica la “Wine Power List” con i profili dei 100 personaggi che, tra istituzioni e mercato, lasciano il segno nel mondo del vino. Per Cotarella, a Verona anche in veste di presidente di Assoenologi, non è mancata la possibilità di commentare la decisione dell'Europarlamento sul testo del Piano anti-cancro che vedeva coinvolto anche il vino: «L'Europarlamento ha salvato la storia millenaria del vino italiano – ha dichiarato l'enologo orvietano commentando la decisione di correggere il testo sul Piano anti cancro specificando che - c'è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro. La modifica - spiega Cotarella - mette un punto certo sulla relazione vino e salute. Accettiamo di buon grado, invece - dice l'enologo - l'invito a migliorare le etichette con informazioni sull'uso moderato e responsabile di alcol, cosa che facciamo da sempre».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero