Sub morti alle Formiche, a processo chi riempì le bombole di veleno

Sub morti alle Formiche, a processo chi riempì le bombole di veleno
PERUGIA - Saranno processati per la morte dei sub umbri, avvenuta il 10 agosto dello scorso anno davanti alle isole Formiche di Grosseto, Andrea Montrone e Maurizio Agnaletti,...

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PERUGIA - Saranno processati per la morte dei sub umbri, avvenuta il 10 agosto dello scorso anno davanti alle isole Formiche di Grosseto, Andrea Montrone e Maurizio Agnaletti, titolare e collaboratore del diving Abc di Talamone,


I due, assistiti dagli avvocati Riccardo Lottini e Massimiliano Arcioni, sono stati rinviati a giudizio dal gup Marco Bilisari con l'accusa di concorso in omicidio colposo plurimo. Prosciolta invece Daniela Lucciola, compagna di Montrone, legale rappresentante della Underwater Activity, la società che gestisce il diving. È questa la decisione presa dal giudice dopo che il pm non aveva dato il proprio consenso alla proposta di patteggiare due anni di reclusione. La prima udienza è fissata per il 4 dicembre davanti al giudice Giovanni Muscogiuri.

I tre sub, Fabio Giaimo, Enrico Cioli e Gian Luca Trevani (le cui famiglie sono assistite dagli avvocati Giovanni Spina, Giuseppe Innamorati e Corrado De Fazio) il 10 agosto dello scorso anno morirono durante un'immersione, uccisi dalle dosi killer di monossido di carbonio che erano contenute nelle bombole prese a noleggio al diving Abc Talamone.

Costituiti come parte civile anche i sub che finirono in ospedale e si salvarono per miracolo in quell'uscita maledetta. Tra loro Marco Barbacci, assistito con l'Associazione sportiva dilettantistica club subacqueo Thalassa di Perugia dall'avvocato Alessandro Ciglioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero