Stop per Eurochocolate, le ultime carte di Guarducci

Stop per Eurochocolate, le ultime carte di Guarducci
PERUGIA - Non un braccio di ferro, ma poco ci manca. Guarducci aggiorna il suo piano per mettere in piedi l’edizione 2020 di Eurochocolate, dal 16 al 25 ottobre, ma la...

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PERUGIA - Non un braccio di ferro, ma poco ci manca. Guarducci aggiorna il suo piano per mettere in piedi l’edizione 2020 di Eurochocolate, dal 16 al 25 ottobre, ma la Sanità regionale smbra irremovibile. Ancora perplessità, ieri, all’incontro tra il prefetto Armando Gradone, la governatrice Donatella Tesei, e in streaming c’erano anche il sindaco Andrea Romizi, l’assessore Luca Merli e, ovviamente, Eugenio Guarducci.


CODICE A BARRE
L’ultima ipotesi rilanciata da Eugenio Guarducci un codice a barre (Tracciock) che permetterebbe di tracciare i visitatori che passano da uno stand all’altro. Idea che ieri il patron di Eurochocolate ha condiviso sui propri canali social l’immagine di una card con un testo: «Non ho altre carte da spendere».

CENTRO BLINDATO
Tra le ipotesi circolate, anche lo stop a 8mila persone ogni tre ore (non più 9mila) nei weekend, con orario dalle 8 alle 20. Ma anche un prezzo più alto di un biglietto di ingresso (da 5 a 10 euro). Ora una pausa di riflessione per tornare in settimana tutti davanti al prefetto e prendere una decisione.

TICKET D’INGRESSO
Soluzioni per rispondere ai timori, manifestati dal comitato di ordine e sicurezza, che riguardano i nodo di tracciamento e contingentamento. Ovvero, il rischio è quello che positivi in giro tra gli stand possano infettare chi arriva per Eurochocolate, nonostante gli accorgimenti, i blocchi e il contingentamento nell’acropoli. Blocchi, o Ciock In, pensati da progetto proprio dallo staff di Eurochocolte. Sono stati previsti 14 varchi di accesso e uscita del centro storico (via Alessi, via Bontempi, Piazza Danti, via dei Priori tra gli altri). Un modo per ordinare l’afflusso e il deflusso dei visitatori alla kermesse dedicata al cioccolato. Dai varchi sono ovviamente esclusi i residenti e i lavoratori del centro, ma anche i turisti che soggiornano nelle strutture delle acropoli.

FIERA E BARACCONI

Se da una parte per i baracconi da giorni è partito il solito piano di assetto e mobilità, dall’altra il Comune sta lavorando all’aspetto legato alla sicurezza per via dell’emergenza sanitaria in corso. Lo stesso Comune, con una nota, avvisa gli operatori che è al lavoro per l’applicazione di tutte le misure di sicurezza necessarie anche alla Fiera dei Morti. «Attualmente – spiegano - tuttavia, lo svolgimento di manifestazioni commerciali di così ampia affluenza non è programmabile con certezza, stante il perdurare della situazione di emergenza sanitaria». Non è da escludere che, se i casi di contagi dovesse crescere, lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto per i baracconi. Ora bisognerà anche capire come approcciarsi agli eventi del Natale in cui entrano in gioco anche le associazioni di commercianti del centro storico. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero