Esprimono un giudizio negativo sull’abrogazione della delibera che regola l’interruzione volontaria della gravidanza farmacologica le Consigliere di parità...
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«Riteniamo – affermano le Consigliere - che la nuova situazione che si determinerà, complicherà ulteriormente la vita delle donne. Si rischia di obbligarle al ricorso all’Interruzione volontaria chirurgica poiché continuerà ad essere effettuato in regime di day hospital pur necessitando di anestesia. Le donne subiscono già numerose discriminazioni sui luoghi di lavoro per la disparità salariale – ricordano - le pari opportunità sono ancora ben lontane dall’essere realizzate nella nostra regione come nel Paese. Il nostro auspicio come Consigliere di Parità è che la giunta regionale, guidata da una donna, ascolti di più le loro ragioni nel prendere decisioni che le riguardano, avendo come obiettivo comune la parità di diritti e di opportunità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero