Spazi pubblici all'aria aperta per avvicinare le associazioni sportive alla ripresa delle attività. Il Comune di Terni dal 25 maggio riapre ciclodromo Renato Perona e...
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«Gli spogliatoi dovranno rimanere chiusi e bisognerà controllare gli ingressi per evitare assembramenti» dice il delegato del Coni di Terni. «Siamo propensi all'attività all'aperto - risponde Riccardo Seconi, delegato provinciale Federbasket - ma a Terni ci sono pochi spazi attrezzati». I playground all'aperto erano quelli in via Castello, dove i canestri sono stati tolti da qualcuno che evidentemente non ama la palla a spicchi, e in viale Trieste negli spazi che facevano parte del bando vinto dalla Ternana Calcio. «Il camposcuola? Il canestro possiamo anche portarlo noi, ma ci deve essere chiarezza sulle distanze e soprattutto sulle responsabilità» spiega Seconi. Per Marco Ubaldi, dirigente dell'Officina Volley: «Tanti comuni si sono mossi prendendosi carico dei costi delle palestre e della sanificazione. Lo sport all'aria aperta può essere una soluzione ma servono aree attrezzate. Bisogna anche chiarire chi garantisce la presenza di un medico e soprattutto chi si prende la responsabilità di controllare ragazzi che stanno fermi da tre mesi». Per Pietro Pallini, presidente della Bosico: «Il progetto è interessante ma per quello che ci riguarda abbiamo appena tenuto una riunione per programmare nel periodo estivo le attività ludico-sportive aperte a ragazzi dai 6 ai 16 anni nel nostro oratorio. Se poi ci sono anche altri spazi messi a disposizione dal Comune, ovviamente meglio per lo sport». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero