Terni, sport all'aria aperta al Casagrande e al Perona Associazioni: «Aspetti da chiarire»

Il camposcuola Casagrande
Spazi pubblici all'aria aperta per avvicinare le associazioni sportive alla ripresa delle attività. Il Comune di Terni dal 25 maggio riapre ciclodromo Renato Perona e...

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Spazi pubblici all'aria aperta per avvicinare le associazioni sportive alla ripresa delle attività. Il Comune di Terni dal 25 maggio riapre ciclodromo Renato Perona e camposcuola Casagrande. Le società interessate dovranno indicare all'ufficio Sport gli orari desiderati in modo da poter stilare un calendario e un regolamento d'uso. «Rischiamo l'abbandono dell'attività sportiva» teme Francesco Tiberi, delegato del Coni di Terni. Per il momento di sanificare e mettere in sicurezza le palestre non se ne parla. Troppo costoso e complicato separare le responsabilità di proprietari e gestori. Ciclodromo e camposcuola sono un primo passo, ma vanno chiarite modalità e responsabilità.

«Gli spogliatoi dovranno rimanere chiusi e bisognerà controllare gli ingressi per evitare assembramenti» dice il delegato del Coni di Terni. «Siamo propensi all'attività all'aperto - risponde Riccardo Seconi, delegato provinciale Federbasket - ma a Terni ci sono pochi spazi attrezzati». I playground all'aperto erano quelli in via Castello, dove i canestri sono stati tolti da qualcuno che evidentemente non ama la palla a spicchi, e in viale Trieste negli spazi che facevano parte del bando vinto dalla Ternana Calcio. «Il camposcuola? Il canestro possiamo anche portarlo noi, ma ci deve essere chiarezza sulle distanze e soprattutto sulle responsabilità» spiega Seconi. Per Marco Ubaldi, dirigente dell'Officina Volley: «Tanti comuni si sono mossi prendendosi carico dei costi delle palestre e della sanificazione. Lo sport all'aria aperta può essere una soluzione ma servono aree attrezzate. Bisogna anche chiarire chi garantisce la presenza di un medico e soprattutto chi si prende la responsabilità di controllare ragazzi che stanno fermi da tre mesi». Per Pietro Pallini, presidente della Bosico: «Il progetto è interessante ma per quello che ci riguarda abbiamo appena tenuto una riunione per programmare nel periodo estivo le attività ludico-sportive aperte a ragazzi dai 6 ai 16 anni nel nostro oratorio. Se poi ci sono anche altri spazi messi a disposizione dal Comune, ovviamente meglio per lo sport».
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Il Messaggero