PERUGIA Il fatto che la procura di Prato abbia disposto il sequestro da livello nazionale di tutti i vaccini antinfluenzali Fluad appartenenti a uno dei due lotti ritirati, il...
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Anche stamattina (sabato, ndr) abbiamo fatto una ulteriore verifica. Non c'è alcun lotto a rischio tra quelli che abbiamo distribuito in Umbria. E che stiamo ancora distribuendo». Cioè sono stati bloccati i lotti sospettati di avere un nesso con la morte di almeno undici anziani, ma le vaccinazioni vanno avanti.
In Umbria sono più di centoventimila le dosi che sono state acquistate (come prevede l'organizzazione regionale) dal servizio acquisti della Asl 1. Centoventimila è una cifra che si avvicina alle dosi distribuite e somministrare lo scorso anno. Ancora Duca: «L'Umbria è, tradizionalmente, una delle regioni con il più alto indice di somministrazione di vaccini antifluenzali di tutta Italia. Vaccini che vengono somministrati alla popolazione a rischio, cioè agli over 65. Lo scorso anno abbiamo coperto il 70% di quella fascia». I centoventimila vaccini e passa (il dato è comparato con quello del 2013, ma il 2014 si attesterà sugli stessi numeri) sono acquistati dalla Asl 1 che diventa la centrale acquisti per tutta la Regione. I medici di famiglia ritirano gli stock necessari alla somminsitarzione ai centri salute. E contestualmente viene dato loro l'elenco dei loro pazienti a cui può essere somministrato il vaccino per tenere lontana l'influenza.
«Abbiamo la possibilità - spiega ancora Duca- di avere quasi in tempo reale la situazione sotto controllo. Visto che una volta che il farmaco è stato somministrato al paziente, il medico di famiglia registra l'operazione su un date base che ci permette di fare il punto della situazione». Cioè un controllo molto capillare di quello che succede nel mondo dei vaccini finito nella bufera per le morti sospette. Se da una parte la Regione conferma che non c'è alcun lotto sospetto che è stato utilizzato in Umbria, viene spiegato anche come non ci sono state segnalazioni di alcun tipo.
«Non abbiamo segnalazioni di alcuna anomalia- spiega Ancora Duca- neppure lieve su eventuali reazioni. Non ci sono segnalazioni nè dai medici di base né dai distretti né dai servizi interessati».
Ma c'è l'assalto dei cittadini che chiedono informazioni.
Il Messaggero