Vaccini, 100mila dosi sotto scorta
Lotti sospetti: vertice in Regione

Vaccini, 100mila dosi sotto scorta Lotti sospetti: vertice in Regione
di Luca Benedetti
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Domenica 30 Novembre 2014, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 19:32
PERUGIA Il fatto che la procura di Prato abbia disposto il sequestro da livello nazionale di tutti i vaccini antinfluenzali Fluad appartenenti a uno dei due lotti ritirati, il 143301, lo stesso lotto al quale apparteneva la dose assunta dal novantenne deceduto a Prato, alza ancora di più il livelli di allarme sul caso Novartis. In Umbria nessun caso neanche sospetto, ma anche ieri gli uomini dell'assessorato alla sanità, si sono mossi per ulteriori verifiche sui vaccini anti influenza. «Posso confermare- dice Emilio Duca, direttore generale della sanità regionale- che qui da noi è tutto sotto controllo.



Anche stamattina (sabato, ndr) abbiamo fatto una ulteriore verifica. Non c'è alcun lotto a rischio tra quelli che abbiamo distribuito in Umbria. E che stiamo ancora distribuendo». Cioè sono stati bloccati i lotti sospettati di avere un nesso con la morte di almeno undici anziani, ma le vaccinazioni vanno avanti.



In Umbria sono più di centoventimila le dosi che sono state acquistate (come prevede l'organizzazione regionale) dal servizio acquisti della Asl 1. Centoventimila è una cifra che si avvicina alle dosi distribuite e somministrare lo scorso anno. Ancora Duca: «L'Umbria è, tradizionalmente, una delle regioni con il più alto indice di somministrazione di vaccini antifluenzali di tutta Italia. Vaccini che vengono somministrati alla popolazione a rischio, cioè agli over 65. Lo scorso anno abbiamo coperto il 70% di quella fascia». I centoventimila vaccini e passa (il dato è comparato con quello del 2013, ma il 2014 si attesterà sugli stessi numeri) sono acquistati dalla Asl 1 che diventa la centrale acquisti per tutta la Regione. I medici di famiglia ritirano gli stock necessari alla somminsitarzione ai centri salute. E contestualmente viene dato loro l'elenco dei loro pazienti a cui può essere somministrato il vaccino per tenere lontana l'influenza.



«Abbiamo la possibilità - spiega ancora Duca- di avere quasi in tempo reale la situazione sotto controllo. Visto che una volta che il farmaco è stato somministrato al paziente, il medico di famiglia registra l'operazione su un date base che ci permette di fare il punto della situazione». Cioè un controllo molto capillare di quello che succede nel mondo dei vaccini finito nella bufera per le morti sospette. Se da una parte la Regione conferma che non c'è alcun lotto sospetto che è stato utilizzato in Umbria, viene spiegato anche come non ci sono state segnalazioni di alcun tipo.



«Non abbiamo segnalazioni di alcuna anomalia- spiega Ancora Duca- neppure lieve su eventuali reazioni. Non ci sono segnalazioni nè dai medici di base né dai distretti né dai servizi interessati».



Ma c'è l'assalto dei cittadini che chiedono informazioni.
Alle varie aziende sanitarie, ai medici di famiglia che sono stati bersagliati dalle telefonate e anche alle farmacie. A proposto di influenza e monitoraggio della sindrome sono già insediati i medici sentinella che fanno parte della rete di sorveglianza del ministero della Salute e della rete Influnet che attraverso le loro segnalazioni contribuiscono a tenere sotto controllo le casistiche che si riscontreranno in tutto il territorio regionale. Sul fronte di quanto potrebbero essere colpiti dall'influenza stagionale, secondo le prime stime si parla di una percentuale superiore rispetto all'anno passato con circa 100 mila casi che si potrebbero registrare in Umbria nei prossimi mesi.
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