In principio fu Sansone. Eppure neanche lui, il giudice biblico che dai capelli traeva la sua forza prodigiosa, aveva osato tanto: scomodare un consesso pubblico per fare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E le sue parole, come si può ben vedere dall'occhiata incredula lanciatagli dal presidente del consiglio Sandro Cretoni, hanno davvero spiazzato tutti. Non certo per spessore politico. «Trovo inaccettabile che qualcuno si prenda scherno dei miei capelli», è il tenore dell'articolata comunicazione pubblica dell'esponente di maggioranza, che sarebbe peraltro riferita - per quanto è dato sapere - a qualche commento lasciato sui social o in alcune chat da un paio di privati cittadini. E se l'incredulità di Cretoni è ben visibile dall'inquadratura della diretta streaming del Comune, il mormorio dei consiglieri di opposizione in aula completa lo scenario di generale perplessità in un'assemblea annunciata sì come particolarmente calda, ma in cui l'unico tema di discussione che avrebbe dovuto riguardare una caduta era semmai quello relativo alla giunta guidata dal magistrato di Cassazione Umberto De Augustinis e non certo ai capelli del consigliere leghista. Che, come egli stesso ha assicurato, godono di ottima salute.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero