Spaccio di droga su Telegram: condanne pesanti e 53 chili di 'fumo' distrutti

Spaccio di droga su Telegram: condanne pesanti e 53 chili di 'fumo' distrutti
Condanne molto pesanti nei confronti di sei persone molto giovani sono arrivate all’esito del processo con rito abbreviato in cui si è discusso dell’inchiesta...

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Condanne molto pesanti nei confronti di sei persone molto giovani sono arrivate all’esito del processo con rito abbreviato in cui si è discusso dell’inchiesta che nel 2022 aveva portato la polizia a sequestrare 53 chili di droga commercializzata su Telegram. Ventotto anni di carcere complessivi sono stati inflitti a sei giovani tra i 22 e i 26 anni. La Procura aveva sollecitato condanne per un totale di circa 40 anni. Gli imputati sono quasi tutti italiani di seconda generazione. La pena più pesante è stata inflitta a un 25enne nato a Perugia: 10 anni e 10 giorni di reclusione. Il sequesto era stato ingente: 51 chili di hashish e di altri due di marijuana in un garage di Castiglione del Lago. Un quantitativo buono per piazzare qualcosa come 600 mila dosi. Come detto la sostanza stupefacente veniva venduta attraverso un canale Telegram. Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati anche 41 mila euro in contanti. Per ordine del giudice dinanzi al quale si è celebrato il processo con rito abbreviato la droga verrà «distrutta», il denaro invece verrà confiscato e «devoluto allo Stato».

L’indagine della sezione Narcotici della squadra mobile è iniziata con l’arresto di un 26enne nel settembre 2022, quando munito di tracking number entra in una tabaccheria dalle parti della stazione di Fontivegge chiedendo di ritirare un pacco: il titolare dell’esercizio commerciale aveva «erroneamente aperto» quello scatolone («credendo di esserne il destinatario») contenente 4,3 chili di involucri di hashish e avvisa le forze dell’ordine che sono andate ad aspettarlo. Svolgendo accertamenti sul telefono di quel giovane gli investigatori hanno messo gli occhi sul canale Telegram al quale lo stesso era registrato. Tutti gli imputati, riconosciuti colpevoli del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di hashish e marijuana, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e a quelle di mantenimento in carcere.

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Il Messaggero