E' un'idea che non costa nulla ma che può significare moltissimo, l'idea gentile dei sindaci dell'Umbria del Sud che hanno raccolto, a distanza, il grido...
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Quel grido silenzioso è rimasto sospeso nell'aria, fino a quando, nei giorni scorsi, il sindaco di Arrone, un comune della Valnerina, Fabio Di Gioia, ha deciso di aprire i cimiteri. Non a tutta la popolazione, ma ai fiorai del paese. Ognuno entra con il foglietto con le richieste dei familiari, pulisce la tomba, mette i fiori e poi manda la foto. Un'idea semplice ma che coglie un'esigenza fortissima, molto sentita in queste ore.
E così l'idea gentile, partita da Arrone, sta toccando anche altri comuni. Quello di Montecchio, ad esempio, dove il sindaco Federico Gori ha preso diverse iniziative per non lasciare soli i suoi concittadini. Lui al cimitero c'è andato di persona «con i miei consiglieri nel corso della Settimana Santa. Siamo andati ai cimiteri di Montecchio, Melezzole e Tenaglie, a togliere i fiori secchi dalle tombe e a mettere nei vasi un ramoscello di ulivo, con il prezioso aiuto della Protezione Civile». E aggiunge: «Al tempo stesso con i parroci Don Claudio e Don Mario abbiamo pensato di trasmettere in diretta Facebook, domenica mattina, la lettura del Vangelo e la benedizione di Pasqua». «Stiamo vivendo per la prima volta - dice Gori - una condizione di isolamento e distanziamento che sono certo ci farà riscoprire i valori che tengono unita una comunità. Con ritmi diversi, che rafforzano i rapporti umani, sono convinto che cambieremo tutti in meglio». Luciano Clementella, sindaco di San Gemini, ha già dato il via alla sistemazione del cimitero del paese: «Una decisione presa in accordo con il Consiglio. Da oggi e per tutta la settimana, si provvederà a ripulire tutto il cimitero. Con la stessa cura con cui ogni cittadino va a fare visita ai propri cari, toglieremo i fiori secchi e lasceremo un ramoscello di ulivo, sulle tombe dei defunti». L'iniziativa sta riscuotendo così tanto successo e gratitudine da parte dei concittadini di questi sindaci che anche Terni e altri comuni si stanno organizzando per dare un sollievo a chi sente, mai come in questo momento, la lontananza dei propri cari che non ci sono più. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero