«Così possiamo rilanciare Fontivegge»

Il comitato “Uniti per Fontivegge” porta il questore Bellassai per le vie del quartiere: spaccio in ripresa, l’attenzione resti alta

«Così possiamo rilanciare Fontivegge»
PERUGIA - Spaccio a cielo aperto. In mezzo alla strada. Questo, si racconta, avrebbe avuto modo di vedere direttamente il questore Giuseppe Bellassai nel tardo pomeriggio di...

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PERUGIA - Spaccio a cielo aperto. In mezzo alla strada. Questo, si racconta, avrebbe avuto modo di vedere direttamente il questore Giuseppe Bellassai nel tardo pomeriggio di venerdì a Fontivegge. Nel corso di una passeggiata a piedi lungo il quartiere, voluta e organizzata dal comitato “Uniti per Fontivegge”, cui il numero uno della questura ha partecipato assieme a al presidente Lanfranco Ghiani, all’assessore alla cultura Leonardo Varasano e ai rappresentanti del sindacato di polizia Siulp (tra cui Massimo Pici e Luca Giovannelli) per fare il punto della situazione. 

Un evento sicuramente poco piacevole, che non ha fatto altro che sottolineare quello che continua a restare il maggior elemento di criticità nella zona intorno alla stazione. Ma il giro a piedi per Fontivegge, è il resoconto, è servito anche per illustrare al questore Bellassai quelli che possono essere considerati anche punti di forza e risorse del quartiere, un quartiere che nonostante tutto resta per la stragrande maggioranza popolato di persone e famiglie perbene e nel quale nel corso degli anni sono stati fatti importanti investimenti sia a livello di sicurezza che anche di restyling.

Un quartiere insomma che non può e non deve essere considerato come ormai “ceduto” alla criminalità di strada, alle bande di spaccio e al degrado di chi pensa di poter dettare legge.
 

LE PROPOSTE 
Di certo bisogna partire da un punto. E cioè che, specie in alcune zone del quartiere intorno alla stazione, lo spaccio di droga non solo non è stato del tutto sconfitto ma anzi sta ripartendo. Dunque è necessaria un’azione che sia continui ad essere preventiva e repressiva da parte delle forze dell’ordine. Tradotto: controllo del territorio per far sentire la presenza a pusher e balordi vari, ma anche indagini mirate.
E se questo è compito delle forze dell’ordine, con il questore che nel corso dell’incontro e del sopralluogo avrebbe assicurato il mantenimento di un’attenzione massima su Fontivegge, c’è poi tutto un altro lato della questione che invece attiene direttamente a istituzioni e cittadini.

In due parole: sicurezza partecipata. Ovvero, organizzare eventi e parteciparvi negli spazi liberati dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. Come si è sempre detto: riempire di contenuti e persone perbene gli spazi del quartiere. 

In questo senso, sempre stando a quanto emerso nel corso della serata, l’assessore Varasano si sarebbe reso disponibile assieme proprio al Siulp a partecipare all’organizzazione di eventi per fare rivivere il quartiere. L’iniziativa è continuata e ha visto la presenza di numerosi aderenti all’associazione, oltre all’assessore Scoccia che ha spiegato i progetti futuri dell’amministrazione su Fontivegge, all’assessore Merli che ha fatto il punto sulla situazione sicurezza. Hanno partecipato e contribuito i consiglieri Morbello, Ricci, e Fioroni. L’assessore Scoccia ha sottolineato come elemento importante potrà essere il progetto di riqualificazione dello spazio che verrà destinato agli studenti ad opera dell’assessore regionale Paola Agabiti.

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Il Messaggero