PERUGIA - Se marzo è stato identificato come il mese contagio e dell’emergenza sanitaria, aprile può essere definito quello del progressivo contenimento...
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aprile, gli ultimi due il 29 (uno è stato registrato il primo maggio). Il progressivo contenimento del contagio si è tradotto in un sempre minor numero di persone sottoposte a osservazione, persone entrate in contatto con un familiare, parente, amico o collega positivo. In un mese tale aggregato è passato da 2.944 a 905 e ieri è sceso ancora, arrivando a 831. Dall’inizio dell’emergenza, quasi 17mila persone, considerando anche chi è uscito dall’isolamento, sono dovute restare in osservazione monitorando febbre e sintomi per valutare l’eventuale comparsa del virus. Per controllare la cui avanzata si è ricorsi a un numero crescente di tamponi: 356 al giorno a marzo, 926 ad aprile. Il totale, alle 8 di ieri, era di 38.072 tamponi, 432 ogni 10mila residenti (in Italia 349), con un tasso di positività che nell’ultima settimana è stato dello 0,5% (3,48% in Italia. A questo indicatore, dal 23
aprile si aggiunge quello dei “casi testati”, pari a 26.463, con quasi settemila persone che in nove giorni sono state sottoposte a esame, con un tasso di positività che nell’ultima settimana è stato dello 0,6% (5,7% in Italia), con 28 casi su 4.621 persone esaminate. Quanto alle guarigioni nei comuni, in 14 l’obiettivo è stato raggiunto senza registrare decessi: traguardo che resta vicino per Bastia Umbra, Magione e Panicale. Considerando i decessi, salgono a 22 i comuni covid-free, obiettivo vicino anche per Corciano (1 attualmente positivo) mentre a Perugia e a Città di Castello sono scesi, rispettivamente, a 18 e 28. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero