Terni, se il detenuto è anche padre Una stanza per vedere i figli

Chiara Pellegrini, direttrice del carcere
TERNI Il progetto della stanza di colloquio per i minori con il...

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TERNI Il progetto della stanza di colloquio per i minori con il genitore recluso è opera gratuita dell'architetto, Claudia Grisogli. I lavori sono stati interamente eseguiti dai detenuti che curano la manutenzione del penitenziario ternano e che hanno realizzato le opere di muratura, falegnameria, pittura e impiantistica, gli arredi in legno e l'affresco che abbellisce la stanza. I tavoli sono stati realizzati su disegno di Fabiola Vitale. Alla fine del mese saranno ben 130 i bambini che varcheranno il cancello del carcere di Sabbione per incontrare i papà che stanno scontando una condanna e d'ora in poi i loro colloqui avverranno nella stanza accogliente e colorata inaugurata ieri pomeriggio. Nata grazie al progetto pensato dal Soroptimist di Terni e realizzato con la collaborazione della direzione del carcere. Il tradizionale taglio del nastro è stato affidato ad alcuni bambini i cui papà sono reclusi nella casa circondariale. Il lavoro delle socie del club e dei detenuti è andato avanti per oltre un anno. «E' un sogno che si è realizzato - dice Anna Rita Manuali, presidente del Soroptimist - è un progetto per far vivere meglio la genitorialità all'interno del carcere. In questi due anni, a tutela delle donne vittime di violenza, abbiamo realizzato la stanza tutta per sé all'interno della caserma dei carabinieri. Ora, a sostegno della genitorialità, arriva la stanza per i colloqui dedicata ai minori». Per la direttrice del carcere, Chiara Pellegrini «la sala è nata pensando ai figli dei detenuti, che sono bambini come tutti gli altri che però vivono una sofferenza particolare legata alla detenzione del genitore. L'obiettivo è aiutarli a non perdere la leggerezza dell'infanzia e far si che i loro papà possano esercitare la propria responsabilità genitoriale. Questa stanza a misura di bambino non vuole distrarre i piccoli dalla realtà e dalla relazione col genitore, ma al contrario punta a condurli su quella relazione che deve essere favorita in ogni modo». Fino ad ora a Sabbione c'era già una sala per i colloqui dei bambini ma non era sufficiente a coprire le necessità. «La nuova stanza è per sei nuclei familiari e potrebbe non bastare per tutti i colloqui - precisa la Pellegrini - per questo riqualificheremo tutte le sale colloqui esistenti, che saranno di nuovo affrescate. In ognuna di esse allestiremo un piccolo punto giochi».

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Il Messaggero