Scuole, festival dei cantieri: al via l’edilizia anti-Covid

Un'aula con i banchi anti coronavirus
PERUGIA - Scuole vecchiotte, un terzo costruite per altri fini e poi adattate, tanti interventi anti incendio e antisismici da completare e ora l’emergenza Covid capitata...

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PERUGIA - Scuole vecchiotte, un terzo costruite per altri fini e poi adattate, tanti interventi anti incendio e antisismici da completare e ora l’emergenza Covid capitata tra capo e collo degli enti proprietari. Il tradizionale stop che da decenni fa coincidere il mese del solleone con la chiusura totale delle scuole stavolta non ci sarà. Scuole aperte per cantiere è dunque lo slogan che domina questo mese di agosto in cui moltissime delle oltre mille infrastrutture scolastiche regionali saranno oggetto di interventi che possano garantire il distanziamento. Tanti piccoli interventi inquadrati come edilizia leggera per la quale l’Umbria ha avuto oltre 5 milioni di euro. Il tempo dei tavoli di pianificazione è ormai superato, c’è bisogno dell’azione e le amministrazioni stanno passando alla fase attuativa. Ad aprire ufficialmente il festival dei cantieri scolastici è il comune di Perugia che proprio ieri ha concluso la fase istruttoria approvando in sede di giunta, su proposta del vice sindaco Gianluca Tuteri, «i progetti finalizzati all’adeguamento e all’adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche del territorio perugino». La partecipazione all’avviso emanato dal ministero dell’istruzione al comune di Perugia ha portato un contributo di 800mila euro e con questi soldi il comune interverrà su una quarantina di scuole con l’edilizia leggera e per gli arredi praticamente in tutte le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di II grado dei 15 istituti comprensivi del territorio.

Le opere di edilizia leggera riguarderanno i seguenti plessi: Primaria di Colombella, Secondaria I grado "Foscolo" di via Pinturicchio, Infanzia "Cortonese" di via del Fosso, Infanzia "Gabelli" di Case Bruciate, Secondaria I° grado "Pascoli" di via Cotani, Primaria di S. Egidio, Infanzia "Alfabetagamma" Ponte d'Oddi, Secondaria di I grado "Da Vinci" Elce, Primaria "Masih" e secondaria di I grado "Da Vinci" a Montegrillo, Primaria e Secondaria I grado di Solfagnano, Primaria "Antolini" di Ponte Valleceppi, Secondaria I grado di Piccione, Primaria di Piccione, Scuola Primaria "Bonucci" via Maniconi Ponte Felcino, Primaria "Comparozzi" e Secondaria "Pascoli" via Magnini, Primarie "Villaggio Kennedy" e "Don Milani" via Cotani, Centro scolastico di Via Chiusi, Primaria "Bellocchio" via Pievaiola, Primaria e Infanzia di via Albinoni San Sisto, Infanzia di Montelaguardia, Secondaria “S. Paolo” Viale Roma, Primaria di Casa del Diavolo, Secondaria di Via delle Muse San Sisto, Secondaria di primo grado “Da Vinci” via Valentini località Elce. L’acquisto di arredi, invece, riguarderà i seguenti plessi: Scuola Secondaria di Primo Grado "Bernardino di Betto, Scuola Primaria "De Amicis" e sostanzialmente tutte le scuole secondarie di I grado, le primarie e le scuole dell’infanzia. Nel sottolineare la necessità «di ripensare il modo di svolgere le attività scolastiche nonché gli spazi tradizionalmente a disposizione per l’attività didattica», Tuteri, nel ringraziare le sue strutture per il lavoro che stanno facendo , non nasconde che «per raggiungere l’obiettivo di consentire ai nostri ragazzi di tornare sui banchi di scuola in perfetta tranquillità e nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni imposte dal Governo c’è ancora molto da fare: per questo continueremo a lavorare incessantemente per garantire a settembre il via all’anno scolastico 2020-2021, sempre nel confronto ed in condivisione con dirigenti scolastici e rappresentanze dei genitori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero