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TERNI Una polveriera. L’Istituto comprensivo (Scuola dell’infanzia, elementari e medie) “Giuseppe Fatati” a Campomaggiore, zona nord di Terni, ribolle. Insegnanti, almeno gran parte del collegio docenti, e gran parte dei genitori, puntano il dito contro la dirigente scolastica, la dottoressa Ilaria Santicchia rea, a loro dire, di atteggiamenti fin troppo autorevoli e quindi poco democratici. Addirittura gli insegnanti, che si sono rivolti al sindacato Cgil, Uil e Snals chiedono un’assemblea fuori dall’orario scolastico per discutere e denunciare una situazione che è ormai degenerata. «Sono in tanti i docenti che si sono rivolti al sindacato per chiedere aiuto definendo, quello che sta accadendo alla scuola Fatati, situazione insostenibile – si legge in una nota a firma della Cgil, Uil e Snals – molti hanno presentato domanda di trasferimento, mentre altri, con importanti funzioni all’interno dell’Istituto, hanno rassegnato le dimissioni dal proprio ruolo per incompatibilità ambientale». Ilaria Santicchia, 42 anni, ternana, è una Preside al primo anno, il cosiddetto anno di prova. Viene dal Liceo Classico-Artistico di Orvieto dove fungeva da vice Preside. Purtroppo fin dall’inizio del suo insediamento – in luogo della Preside Paola Cannavale - le cose non sono andate per il verso giusto malgrado al suo arrivo si presentò con una lettera ricca di buoni propositi e gratitudine. Tante le incomprensioni fino a quando la situazione è “scoppiata”. «Il quadro ci è parso subito molto problematico e allora confidiamo molto sul lavoro dell’ufficio scolastico per approfondire quanto sta accadendo – si legge ancora nella nota del sindacato – la nostra preoccupazione nasce dal fatto che dai dati in nostro possesso risulta che anche le iscrizioni sono in netto calo e questo potrebbe essere accaduto anche perché molti insegnanti, tra i più validi, hanno chiesto il trasferimento non garantendo quindi la continuità didattica. La nostra preoccupazione nasce anche dal fatto che il presidio scolastico di Campomaggiore è stato da sempre in grado di intercettare le sacche di disagio e povertà a cui solo una scuola che vive in un clima sereno, coeso e collaborativo, può dare risposte». I genitori degli studenti che frequentato l’Istituto comprensivo Fatati sono preoccupati per la situazione che si è venuta a creare.
Il Messaggero