Terni, manca il sangue in ospedale: «Chi è in salute venga a donare»

Terni, manca il sangue in ospedale: «Chi è in salute venga a donare»
TERNI All'ospedale Terni con le vacanze  estive è tornata la carenza di sangue.  Secondo quanto reso noto dal Santa Maria, le scorte...

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TERNI All'ospedale Terni con le vacanze  estive è tornata la carenza di sangue.  Secondo quanto reso noto dal Santa Maria, le scorte stanno  scendendo sotto i livelli di guardia per tutti i gruppi  sanguigni e in particolare per lo zero positivo, e per evitare  che la situazione si aggravi il Servizio immunotrasfusionale fa appello al senso di responsabilità di tutti i cittadini,  invitando sia i donatori periodici sia quelli nuovi potenziali, cioè qualsiasi maggiorenne in buone condizioni di salute e con  peso superiore ai 50 chili, a chiamare l'Avis comunale, la Croce  rossa di Terni o di San Gemini o il servizio stesso (0744-205679 dal lunedì al sabato dalle ore 7,30 alle 13) per programmare una  donazione nei prossimi giorni. 


«Come puntualmente avviene nei mesi estivi - spiega Augusto  Scaccetti, direttore del servizio immunotrasfusionale - abbiamo  assistito ad una accentuata diminuzione delle donazioni proprio  nel periodo in cui il fabbisogno di emocomponenti cresceva, in  quanto l'ospedale ha ripreso tutte le attività e sta  completando il recupero delle procedure chirurgiche sospese durante il lockdown. Stiamo utilizzando tutte le misure per evitare gli sprechi, dal predeposito dei pazienti alla raccolta  intraoperatoria, e le attività terapeutiche e chirurgiche stanno proseguendo, ma non possiamo permetterci di correre rischi  scendendo sotto le scorte minime e mettendo in crisi  l'autosufficienza aziendale e regionale. Se non arrivassero  nuove donazioni entro i prossimi giorni, per garantire il  sangue a che ne ha più bisogno, potremmo trovarci costretti a  rinviare gli interventi chirurgici non urgenti , una misura da  evitare assolutamente per scongiurare un nuovo rallentamento  delle attività che andrebbe a danno di tutte quelle persone  malate che quest'anno, a causa del Covid, hanno già aspettato
troppo per ricevere le cure e le prestazioni necessarie». 


 Il centro raccolta sangue è aperto dal lunedì al sabato con  accettazione dalle 7,30 alle 11 e che gli accessi dei donatori  sono ancora differenziati: nella prima ora (7,30-8,30) per gli  abituali è libero, mentre dalle 8,30 alle 11 potrà accedere un  donatore ogni 15 minuti previa prenotazione telefonica.  Garantire l'accesso scaglionato delle persone - sottolinea  l'Azienda ospedaliera - resta una «misura indispensabile» per  evitare il sovraffollamento della sala di attesa e consentire agli utenti di rispettare la distanza minima interpersonale di un metro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero