«Come puntualmente avviene nei mesi estivi - spiega Augusto Scaccetti, direttore del servizio immunotrasfusionale - abbiamo assistito ad una accentuata diminuzione delle donazioni proprio nel periodo in cui il fabbisogno di emocomponenti cresceva, in quanto l'ospedale ha ripreso tutte le attività e sta completando il recupero delle procedure chirurgiche sospese durante il lockdown. Stiamo utilizzando tutte le misure per evitare gli sprechi, dal predeposito dei pazienti alla raccolta intraoperatoria, e le attività terapeutiche e chirurgiche stanno proseguendo, ma non possiamo permetterci di correre rischi scendendo sotto le scorte minime e mettendo in crisi l'autosufficienza aziendale e regionale. Se non arrivassero nuove donazioni entro i prossimi giorni, per garantire il sangue a che ne ha più bisogno, potremmo trovarci costretti a rinviare gli interventi chirurgici non urgenti , una misura da evitare assolutamente per scongiurare un nuovo rallentamento delle attività che andrebbe a danno di tutte quelle persone malate che quest'anno, a causa del Covid, hanno già aspettato
troppo per ricevere le cure e le prestazioni necessarie».
Il centro raccolta sangue è aperto dal lunedì al sabato con accettazione dalle 7,30 alle 11 e che gli accessi dei donatori sono ancora differenziati: nella prima ora (7,30-8,30) per gli abituali è libero, mentre dalle 8,30 alle 11 potrà accedere un donatore ogni 15 minuti previa prenotazione telefonica. Garantire l'accesso scaglionato delle persone - sottolinea l'Azienda ospedaliera - resta una «misura indispensabile» per evitare il sovraffollamento della sala di attesa e consentire agli utenti di rispettare la distanza minima interpersonale di un metro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA