Si muore prevalentemente per patologie cardiovascolari, a Terni. L'analisi dei dati sulle principali cause di morte nel periodo 1994-2016, forniti dal RenCam (Registro...
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Solo al terzo posto si collocano gli infarti per gli uomini, e le emorragie cerebrali o l'ostruzione delle arterie per le donne. La situazione si ribalta se si prende in esame la fascia d'età che va dai 30 ai 75 anni: è sempre il cancro a portare alla morte come prima causa, solo che il secondo posto spetta alle patologie cardiovascolari.
Questo porta ad un nuovo dato: soprattutto tra i 20 e i 30 anni a Terni si muore per incidenti con mezzi di trasporto e per altre cause traumatiche. Nella popolazione di sesso maschile con fascia di età 30-75 anni, le patologie che portano maggiormente alla morte sono il cancro dell'apparato respiratorio con il 13.4% e l'infarto miocardico con l'8.8%. Tra 20 e 50 anni (sempre fra gli uomini), l'infarto miocardico incide invece per il 6.2%, mentre il 4.9% dei decessi è determinato dal cancro all'apparato respiratorio.
Nelle donne di età compresa tra i 30 e i 75 anni, la patologia che porta con più frequenza alla morte è il tumore alla mammella con il 10.3 % , seguita dal cancro all'apparato respiratorio con il 6.2% , infine dai tumori all'apparato genitale con il 5.8%. Se si mettono a confronto i dati del territorio con quelli regionali, a Terni si registra una frequenza della mortalità per cancro superiore alla media regionale. Non solo, ma il confronto del tasso d'incidenza nei diversi comuni umbri negli anni 2011-2015 e decennio 2006-2015, rivela che Terni è tra i Comuni con più decessi, sia nella popolazione femminile che in quella maschile. Il tasso di mortalità per fascia d'età (per centomila abitanti) mostra che si muore di più dopo i 50 anni, sempre per tumore.
Le malattie ischemiche. Se da una parte è vero che la mortalità per cancro è superiore alla media regionale, è anche importante evidenziare che nel tempo a Terni, come nel resto della regione, si va riducendo significativamente sia nei maschi che nelle femmine. Incrociando i dati del Registro Tumori Umbro con quelli Istat arriva la conferma che dal 2003 al 2014 il tasso (standardizzato per 100 mila abitanti) si è ridotto del 23%, a fronte di un aumento del 1,7% dei decessi dovuto all'invecchiamento della popolazione. E che sia nel 2003 che nel 2014 la prima causa di morte è costituita da malattie ischemiche del cuore e cerebrovascolari. Anche il dato nazionale porta come seconda causa di morte il cancro. Ma si segnalano tassi di mortalità diversi tra le varie regioni e tra nord e sud del Paese. L'indagine Istat per regione evidenzia significative differenze territoriali nella mortalità, indipendenti dalle diverse strutture per età delle popolazioni. La mortalità per tumori e quella per malattie del sistema circolatorio tracciano una chiara polarizzazione a sfavore delle regioni più industrializzate del Paese. Questo sta a significare che tra i fattori di rischio contribuiscono: inquinamento ambientale e stili di vita.
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Il Messaggero