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TERNI L’ultimo giro il 19 giugno. Poi la ruota panoramica alta 34 metri andrà via da Terni senza passare per la Cascata delle Marmore, dove voleva fermarsi l’intera estate. Ma qualcosa è andato storto. E così la “Hsc events”, proprietaria della giostra, dovrà farla “girare” altrove. «Peccato» – commenta Stefano Fatale, l’assessore al commercio che ha favorito l’arrivo della giostra in piazza della Repubblica, in concomitanza con la manifestazione del Cantamaggio ternano. «Perché è stata una grossa attrazione per il centro cittadino - sottolinea - e perché poteva esserlo ancora di più per i turisti in visita alla Cascata. Ma non è escluso che non riusciremo a farla tornare la prossima primavera. Non più in centro, ma nel piazzale esterno al belvedere inferiore». Ci avrebbe scommesso, Fatale, che sarebbe potuta restare in zona. E con lui Riccardo Claudi, amministratore della “Hsc”, con un legame affettivo consolidato con Terni, dove vive la mamma di sua moglie. «Ci abbiamo provato – dichiara Claudi – ma i vincoli paesaggistici sono talmente tanti che la nostra domanda doveva essere perfezionata o ripresentata. Diciamo che per quest’anno è andata così, ma che ce la metteremo tutta per tornare presto a Terni». Infatti, la ruota panoramica più alta d’Europa andrà ad attrarre turisti sul lungo lago di Anguillara. Vicino. «Ormai è tutto organizzato», conferma Claudi. Nei giorni scorsi si sono svolte diverse riunioni a Palazzo Spada e alla fine è stato stabilito che il 20 giugno non si potrà che assistere alle operazioni di smontaggio, in piazza della Repubblica. «Ma sarà un arrivederci, perché dal 21 inizieremo nuovamente a lavorare alla domanda per la Cascata delle Marmore» - assicura Claudi. Il 9 aprile, quando venne inaugurata, suscitò parecchie perplessità. E divise la città tra chi era favorevole all’arrivo di un’attrazione tanto imponente (altra 34 metri e pesante 82 tonnellate) in un centro storico, e chi era scettico. Sollevarono una grossa polemica i consiglieri comunali d’opposizione: «Ritengo sbagliato – dichiarò Doriana Musacchi, Gruppo misto - installare un armamento metallico del genere al centro di una piazza che ha una sua dignità e una sua razionalità.
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Il Messaggero