San Valentino, riparte il business degli innamorati: ristoranti, cioccolatini e fiorai

A Terni la festa del Santo patrono ha ridato slancio al commercio ma ci sono segnali positivi in tutta l'Umbria

San Valentino, riparte il business degli innamorati: ristoranti, cioccolatini e fiorai
TERNI Il turismo sportivo che fa registrare agli alberghi di Terni il sold out, la crescita delle imprese dell'Umbria legate al business del cuore. Sono gli effetti...

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TERNI Il turismo sportivo che fa registrare agli alberghi di Terni il sold out, la crescita delle imprese dell'Umbria legate al business del cuore. Sono gli effetti sull'economia legati agli eventi valentiniani.

Auguri di San Valentino, le frasi più belle da dedicare alla persona che si ama: da quelle celebri a quelle divertenti

La scherma nei giorni scorsi, con i campionati nazionali Master al Pala De Santis, e domenica prossima, il 19 febbraio, l'Acea Maratona di San Valentino. Nel giro di una settimana a Terni sono già arrivati, e altri ne arriveranno, circa tremila persone, tra atleti e accompagnatori, con le strutture ricettive che hanno registrato il tutto esaurito.
La cena a lume di candela nell'immaginario collettivo è il momento più iconico per la festa di San Valentino. A completare il quadretto, fiori e cioccolatini, con alberghi e agriturismi a fare da cornice per il più classico dei weekend romantici. Un insieme magari anche stereotipato ma che si traduce in euro spesi e in profitti macinati. È il business legato a San Valentino che regge nel tempo e riprende a marciare dopo lo stop imposto dalla pandemia, quando perfino gli abbracci tra parenti erano negati per legge. Ma ora l'Umbria legata al brand San Valentino torna a marciare, sulla spinta anche della visibilità che il cuore verde d'Italia ha conquistato negli ultimi anni.
Cioccolatini, fiori, bigiotteria e gioielli. Sono i protagonisti, oltre all'amore, anche di questo San Valentino 2023. E proprio in queste ore, le imprese legate alle festività dell'amore, sono in piena attività. Un business che coinvolge al 31 dicembre 2022 in tutta la regione 3.787 imprese (comprese le unità locali, quali negozi, franchising etc), numeri che si discostano lievemente dal dato del 2021, quando le "imprese della festa" chiudevano l'anno a quota 3.759.
Tra le imprese che, in occasione della festività degli innamorati e del Santo Patrono della città di Terni, vedranno un incremento del loro volume di vendite e di affari, a fare la parte da leone sono i ristoranti, che in Umbria raggiungono quota 2.729 (unità locali attive), seguono i negozi di vendita al dettaglio di fiori e gioielli, attività di vendita di bigiotteria e articoli da regali. E poi, ovviamente, i negozi di vendita di dolciumi.
La dinamica demografica di questi comparti commerciali, nonostante la crisi innescata dalla pandemia, non ha conosciuto flessioni significative in termini di chiusure. Piuttosto si registra una sostanziale tenuta del sistema, con chiusure che restano nell'ordine di poche unità, come nel caso di negozi che vendono fiori al dettaglio, che passano dai 386 del 2021 ai 375 del 2022, o negozi che vendono articoli da regalo (121 nel 2021, sono 114 nel 2022). Crescita molto sostenuta invece per i ristoranti che registrano un segno + a due cifre.
«A Terni commenta il presidente della Camera di Commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni - , è in corso la manifestazione Cioccolentino, con un qualificato programma di eventi. Da quest'anno, la rassegna è inserita per la prima volta nel prestigioso circuito La Via del Cioccolato, la rete internazionale che nasce per promuovere e collegare tra loro gli storici distretti europei del cioccolato di qualità».


Sergio Capotosti
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Il Messaggero