L'emergenza Coivd-19 stravolge anche la raccolta rifiuti. «Cambiare sistema al momento è solo un'ipotesi. In questa fase è determinante l'aiuto dei...
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LO SCONTRO
Tra gli operatori ecologici monta la preoccupazione, dal momento che non si sentono adeguatamente protetti quando vanno a ritirare i rifiuti. Preoccupazione più che legittima considerando la resistenza del Covid-19 su alcuni materiali «Capisco la loro preoccupazione. Il 20 marzo siamo riusciti a reperire un quantitativo significativo di 200 mascherine», dice Menecali. Rispetto alla possibilità di stravolgere la raccolta differenziata porta a porta, magari tornado alla vecchia isola ecologica, o diminuendo i passaggi e i conferimenti, per limitare i rischi agli operai, Menecali la vede così. «Al momento si tratta solo di ipotesi che stiamo valutato». Insomma, si tratterebbe dell'estrema ratio. «In questa fase - prosegue Menecali - i cittadini possono dare davvero una mano agli operatori se seguono alla lettera le nuove modalità di conferimento dei rifiuti». Altro nodo lo smaltimento dei rifiuti raccolti a casa delle persone affette da Covid-19 o in isolamento fiduciario. «L'Usl - spiega Mencali - ci comunica i punti di raccolta. I rifiuti che vengono raccolti il lunedì e il venerdì con un abbigliamento particolare, vengono stoccati in un'area speciale ed irrorati con materiale disinfestante, a brevissimo dovremmo sapere dalla Regione cosa farne». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero