Regione, approvato l'assestamento di bilancio da 14 milioni: dai fondi per il Tpl all'acquisto di una sede di rappresentanza a Terni

L'aula di Palazzo Cesaroni
PERUGIA - Il consiglio regionale ha approvato l'assestamento del bilancio di previsione della Regione per gli anni 2022-2024. A favore 12 voti della maggioranza,...

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PERUGIA - Il consiglio regionale ha approvato l'assestamento del bilancio di previsione della Regione per gli anni 2022-2024. A favore 12 voti della maggioranza, contrari 5 dell'opposizione. Tra variazioni di entrate e riduzioni di spese, la manovra consente di finanziare interventi nell'esercizio 2022 per circa 14 milioni. I principali: 7,3 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale, di cui 6,8 milioni per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro; un milione e mezzo di euro per il finanziamento aggiuntivo dei livelli di assistenza sanitaria; un milione di euro per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo regionale; 700mila euro per favorire la disponibilità di progetti di opere pubbliche per i finanziamenti previsti dal Pnrr. E poi ancora: 500mila euro per l'eventuale emergenza incendi boschivi; 400mila euro per il bonus bebè; 210mila euro per l'acquisto di un immobile a Terni come sede di rappresentanza e uffici della Regione; 206mila euro per spese l'espletamento di concorsi e anche 150mila euro ai comuni per i Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche.


Per quanto riguarda le entrate, sono state riscontrate delle criticità nella riscossione del bollo auto. Sono stati comunque recuperati 40 milioni, ma circa 30 rientrano nei crediti di dubbia esigibilità.
All'assestamento sono stati presentati 12 emendamenti: l'Aula ne ha approvati sei proposti dalla Giunta, respinti tre firmati dai consiglieri di opposizione. Tra gli emendamenti approvati, oltre a quelli tecnici, uno prevede la concessione di aiuti temporanei alle cooperative operanti nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli, per le quali la Regione, essendo titolare di una partecipazione diretta nel capitale sociale, è in procinto di
esercitare il diritto di recesso. Un altro emendamento stanzia fondi per il rimborso delle spese legali per dipendenti e amministratori regionali, anche di precedenti legislature, per le sentenze di proscioglimento della Corte dei conti.
Gli emendamenti respinti riguardavano un contributo all'Anci per favorire l'apertura dei musei, fondi per rafforzare le

politiche giovanili, un maggior sostegno agli operatori commerciali del Lago Trasimeno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero