PERUGIA La corsa dell’inflazione riporta indietro la regione di trent’anni. Gli indici provvisori dei prezzi rilevati nei due capoluoghi a febbraio, indicano una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PERUGIA La corsa dell’inflazione riporta indietro la regione di trent’anni. Gli indici provvisori dei prezzi rilevati nei due capoluoghi a febbraio, indicano una variazione annuale del 6,2% a Perugia e del 5,5% a Terni. Un’avanzata trainata dai listini energetici, con la bolletta elettrica che in un anno è cresciuta dell’87%. E al netto degli effetti delle tensioni internazionali, il mese scorso hanno subito aumenti record anche pasta, farina, burro e verdura. Da Regione e Fondazione contro l’usura arriva una prima risposta per mitigare gli effetti del caro bollette.
Il capitolo “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” pesa sempre di più nei bilanci delle famiglie che in un mese hanno subito aumenti fino al 6,8 per cento, sostenuti dai rincari dell’energia: +87% annuo (22,5% mensile) per l’elettricità, il 73-74% per il gas da riscaldamento (+6,8% mensile). Più caro anche il capitolo “Trasporti” con una crescita congiunturale del 2% (+8,7% tendenziale a Perugia) spinto dai prezzi dei carburanti che hanno subito un rialzo mensile di quasi il 5% e annuale compreso tra il 17% di Terni e il 22,9% di Perugia. Metano e gpl, insieme, mettono insieme una crescita annuale che il mese scorso ha sfiorato il 40% annuale e nelle ultime due settimane l’avanzata è proseguita.
Tra le pieghe del report mensile elaborato dai servizi statistici comunali dei due capoluoghi di provincia, emergono già i rincari che le famiglie stanno subendo nella spesa quotidiana. Per gli alimentari, rispetto al febbraio 2021, rilevato un +5,7% a Terni, un +7,2 a Perugia. In salita i prezzi di pane, pasta farina, burro, frutta e vegetali, con un aggravio – rispetto al febbraio 2021 – compreso tra il 10 e il 23%. Più cara anche la carne, ma con variazioni tendenziali contenute sotto il 9%: dal pollame al manzo, passando per carne ovina e caprina (+14,1% a Perugia). «Da sottolineare – si osserva dall’Ufficio statistica del Comune di Terni - che i dati si riferiscono a rilevazioni effettuate fino al 20 febbraio, pertanto non risentono ancora dell’effetto “guerra in Ucraina”». Più “salate” anche la colazione al bar e la spesa in rosticceria.
Il quadro d’insieme è fornito dall’indice dei prezzi sintetico che vede Perugia al top, con un +6,2% tendenziale, e Terni al 5,5% a un livello inferiore rispetto al dato nazionale, pari al 5,7% come rilevato dall’Istat. Variazioni annuali che, considerando il dato nazionale, riportano ai primi anni Novanta. E crescono le preoccupazioni nelle famiglie che si muovono tra economie e rinunce, tra richieste di rateizzazione e ricorso ai risparmi, col peso delle bollette (a Terni rilevato un +18% annuo anche nella tariffa dei rifiuti) sempre più ingombrante.
Una prima risposta a tale emergenza è arrivata da Regione e Fondazione contro l’usura con 120mila euro stanziati per sostenere il pagamento delle utenze di gas ed elettricità per l’anno 2022, scadute da almeno 30 giorni.
Il Messaggero