«L’Umbria è finalmente uscita da una non percezione di regione». Un po’ di sguardo rivolto a passato e molto al futuro, la presidente della giunta...
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«L’Umbria è finalmente uscita da una non percezione di regione». Un po’ di sguardo rivolto a passato e molto al futuro, la presidente della giunta regionale Donatella Tesei, fa i conti del cuore verde che batte forte anche fuori dall’Italia. Lo spiega con poche parole nel salone d’onore di palazzo Donini dove la giunta ha fatto un po’ di conti e un po’ ha tracciato le linee non solo per l’anno che verrà.
«Oggi la regione Umbria- ha aggiunto la presidente- a livello internazionale è riconoscibile ed è visibile. Avevamo difficoltà a farci ascoltare anche in Italia, figuriamoci. Ora ci siamo e questo non solo dal punto di vista del turismo, per cui c’è stato sicuramente un cambio di passo epocale, ma attraverso una comunicazione, un brand che oggi è collegato a tutto il mondo della nostra regione, anche da tutti gli altri punti di vista, il turismo ma anche l’economia, il sistema infrastrutturale, l’agricoltura».
Il futuro è chiaro su imprese e famiglie. Lo sguardo all’amministrazione e alla politica, con il suo futuro, è obbligato. Al governo: «Una regione non si può governare con un numero di assessori legato al numero degli abitanti. Ne servono di più, su questo tema faccio un appello al governo perché intervenga». Eppoi la politica, con il test per le Europee legato alla sua ricandidatura d’autunno: «Sono fiduciosa, andranno bene. Il centrodestra è compatto, Perugia ne è un esempio. Non credo ci sia un problema di quel tipo».
IL 2023
Il 2023 per l’Umbria è stato un anno di ripresa «nel quale- ha detto la presidente-finalmente si è fatta conoscere a livello internazionale, come vediamo dai dati sul turismo e dal record dei record fatto segnare dall’aeroporto». I numeri del turismo li snocciola l’assessore Paola Agabiti: «Al 30 novembre siamo a 6,5 milioni di presenze, cioè meglio dei 6 milioni del 2019. L’Umbria sarà un destinazione top anche il prossimo anno».
E IL 2024
Ecco l’anno che verrà. Un po’ di numeri li mette sul tavolo l’assessore allo sviluppo economico, Michele Fioroni: «Siamo pronti a varare 80 milioni di strumenti di supporto alle imprese. Quattro interventi, dalla garanzia sul conto interessi alla leva dei fondi pubblici sugli investimenti delle imprese, cioè del privato che rischia, fino al sostegno alle imprese di Regione, banche e Cassa Depositi e Prestiti». Preoccupano le difficoltà rispetto l’accesso al credito. La presidente Tesei ne è consapevole, ma dispensa ottimismo sulla spinta delle imprese: «Il mondo imprenditoriale percepisce bene con la Regione sia al loro fianco, e questo non era scontato».
Per l’assessore all’Ambiente Roberto Morroni il 2024 sarà l’anno che chiuderà la partita dei rifiuti con l’Auri che sta lavorando alla partita termovalorizzatore: «Siamo consapevoli di aver fatto le scelte giuste che portiamo avanti quindi con celerità.
Il Messaggero