Presentazione della dirigenza GoSource alla città: l'incontro dentro la fabbrica di elettrodi

Yan Haiting, presidente della GoSource
NARNI Dipendenti con le loro famiglie, le autorità, i...

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NARNI Dipendenti con le loro famiglie, le autorità, i “cinesi”, i sindacalisti, tutti insieme in un clima festoso per “celebrare” la ripartenza della “fabbrica di Narni”, la GoSource, che produce, cosa che fa da oltre un secolo, gli elettrodi di grafite. Ed è stata anche l’occasione per vedere il capo in testa della società cinese Yan Hanting, che ha blandito tutti affermando di voler essere un buon italiano, di voler creare ancora occupazione e pure mantenere un lavoro stabile per chi vi lavora. Parole di miele per tutti, per la presidente Catiuscia Marini, che è stata decisa nel dire che la Regione sarà dalla parte degli imprenditori man mano che si disvelerà il piano industriale, man mano che le opportunità di occupazione saranno chiarite. Contenti anche Giampiero Lattanzi, presidente della provincia, e Antonio Alunni, presidente della Associazione industriali, che ha collegato la storia della GoSource alla fabbrica confinante la Tarkett, per un periodo chiusa e che ora è un’eccellenza mondiale, preconizzando lo stesso percorso anche per lo stabilimento di elettrodi. Sul palco pure Giampietro Castano, dirigente del Ministero dello sviluppo economico e programmazione economica, che ha pilotato l’operazione ma che si è pure tolto dei sassolini dalla scarpa: “Gli acciaieri italiani prima ci hanno snobbato ma poi visto che poteva essere conveniente produrre elettrodi sono ritornati alla carica ma i cinesi li hanno bruciati”. Ma le parole vere sono state quella di Yan Hanting e del suo vice, Tom Burnett, che hanno spiegato che la GoSource si impegnerà in modo molto importante a Narni, per l’ambiente e lo sviluppo come dire che vi saranno anche altre possibilità di nuova occupazione. Chi ha preso il posto di Luca Stinchelli quale amministratore delegato? Al momento nessuno, i cinesi non hanno ancora deciso, anche se le azioni di David Dell Hou, una soluzione interna, tra l’altro, sembrano stabili; però anche Luigi Nigrelli, il direttore della fabbrica, è sembrato in grande crescita nella considerazione della proprietà e non si esclude nemmeno una sua promozione. E la manciata di lavoratori ex Sgl carbon che ancora non sono stati riassunti? E la ciminiera? Sono stati due degli argomenti affrontati con grande calore dal sindaco Francesco De Rebotti, che ha chiesto comprensione sociale per evitare che si inneschino delle dispute inutili. Mentre per la ciminiera ha anche affermato che si potrebbe lavorare in tandem, enti locali e azienda, per abbatterla o magari abbassarla ad un livello più ragionevole per evitare il continuo deturpare del centro storico di Narni.
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Il Messaggero