Polmonite come in Cina, due bimbi ricoverati a Perugia

Hanno 11 e due anni. Uno è stato già dimesso. Il professor Verrotti: «L'unico bambino rimasto a Pediatria non ha più febbre e risponde agli antibiotici»

Il reparto di Pediatria a al Santa Maria della Misericordia
La febbre, la paura, la corsa in ospedale e il responso del laboratorio di microbiologia: polmonite da Mycoplasma pneumoniae. Due bambini di due e undici anni sono finiti al Santa...

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La febbre, la paura, la corsa in ospedale e il responso del laboratorio di microbiologia: polmonite da Mycoplasma pneumoniae. Due bambini di due e undici anni sono finiti al Santa Maria della Misericordia per la polmonite dei bimbi che ha messo paura in Cina e Francia. Il più grande è stato già dimesso, l’altro sta meglio, è sfebbrato e risponde alla terapia antibiotica. Il primo ricovero si è avuto la scorsa settimana, l’altro nei giorni scorsi. A dare notizia dei due casi della polmonite, che qualcuno ha definito cinese, è stato l’Istituto superiore di sanità nei bollettini della sorveglianza RespiVirNet. Vari focolai sono stati già registrati in Cina, dove il batterio è stato segnalato inizialmente, e in Francia.


I due bambini sono stati ricoverati nel reparto di Pediatria e sottoposti alle terapie del caso. Le loro condizioni non destano comunque preoccupazione. Uno è stato già dimesso e l’altro lo sarà nei prossimi giorni, ha riferito il Santa Maria della Misericordia. Il professor Alberto Verrotti, direttore della struttura complessa di Pediatria, ha specificato che «un bambino è guarito ed è già tornato al proprio domicilio senza alcuna complicanza». «Il secondo - ha aggiunto -, affetto da polmonite, è ancora sotto terapia antibiotica, già sfebbrato e sta avendo un decorso favorevole. In quest’ultimo caso la causa reale della polmonite è stata l’infezione da streptococcus pyogenes e quella da mycoplasma pneumoniae è stata una semplice coincidenza temporale.
Il mycoplasma pneumoniae-sottolinea Verrotti- è un batterio che causa comunemente infezione delle vie respiratorie nei bambini ad andamento favorevole perché risponde rapidamente alla terapia antibiotica».
L’assessorato regionale alla Sanità con il dg Massimo D’Angelo e l’assessore Luca Coletto sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione clinica dei due bambini. «Nessuna allarmismo-dice D’Angelo al telefono- stiamo gestendo la situazione nel migliore dei modi, il sistema di sorveglianza ha funzionato a dovere».

La direttrice della Microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia, la professoressa Antonella Mencacci, spiega che il «mycoplasma pneumoniae è un batterio che viene comunemente identificato come causa di infezioni respiratorie dei bambini e dei giovani adulti. In meno del 10% dei casi può causare la cosiddetta polmonite atipica. Essendo un batterio è trattabile con gli antibiotici e le infezioni sono a prognosi favorevole. Si trasmette per via respiratoria soprattutto nei mesi freddi e causa epidemie più o meno vaste ogni quattro anni circa. Le infezioni da mycoplasma non sono attualmente soggette a notifica. I due casi di infezione diagnosticati negli ultimi dieci giorni nell’Azienda ospedaliera di Perugia sono stati segnalati all’Istituto superiore di sanità, nell’ambito delle normali attività di sorveglianza delle infezioni respiratorie, a fronte dell’attuale situazione epidemiologica in Cina e in alcuni Paesi Europei. È prevedibile-chiude la professoresa Mencacci- che, come tutti gli anni, con l’arrivo della stagione invernale, ci sia un aumento delle malattie respiratorie virali e batteriche anche nel nostro Paese». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero