Al Trasimeno scoperto un pipistrello albino

Al Trasimeno scoperto un pipistrello albino
PERUGIA - «Ci sono due notizie importanti che riguardano la natura e che si sono verificate nel comprensorio del lago Trasimeno». A parlare è Alfiero Pepponi...

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PERUGIA - «Ci sono due notizie importanti che riguardano la natura e che si sono verificate nel comprensorio del lago Trasimeno». A parlare è Alfiero Pepponi presidente per l’Umbria di Lipu, la Lega Italiana Protezione Uccelli.

«Nelle scorse settimane – spiega Pepponi a Il Messaggero – abbiamo assistito ad un evento raro in natura e ancor più raro in Umbria: la nascita di un pipistrello albino. Un evento straordinario che spiega come la Natura possa manifestarsi nelle forme più inattese. Il pipistrello albino fa parte di, per così dire, una “cucciolata” dove gli altri anno la livrea classica e questo solo presenta questa particolare diversità. E’ un fatto normale ma – prosegue – molto raro e averlo registrato in Umbria lo rende ancor più eccezionale».
Ma quella del pipistrello albino non è l’unica particolarità che tocca l’area del Lago Trasimeno. 
«Proprio oggi – ricorda il presidente Pepponi – libereremo due splendidi esemplari di falco pellegrino. E lo faremo presso il Centro Regionale della Lipu dedicato al Recupero della Fauna selvatica che ha la sua sede a Castiglione del Lago. I due pellegrini sono stati vittima di avvelenamento. Le cause possono essere molteplici. Una delle prede preferite da questi rapaci è il piccione e qualcuno di questi esemplari potrebbe aver assunto cibo avvelenato e poi aver contaminato i pellegrini. Oppure – incalza – c’è una ipotesi ancor più inquietante: i falci potrebbero aver mangiato bocconi avvelenati posizionati da una mano ignota che voleva colpire loro o altri volatili. Al momento tutte le ipotesi scatenanti la catena che ha portato all’avvelenamento attendono conferme. La cosa più importante, voglio ribadirlo, è che siamo riusciti a salvarli, a predisporre per loro – conclude – un percorso di recupero culminato nella piena guarigione».
«Il falco pellegrino – spiegano dalla Lipu Umbria - è considerato l'animale più veloce in natura. Corpo a goccia, coda corta, ali grandi: una corporatura che pare essere stata studiata nei minimi particolari per sfruttare al massimo i principi dell'aerodinamica. Individua la preda a 2 chilometri di distanza. È allora che la testa si abbassa, le ali si chiudono, il corpo assume la forma di un proiettile, si posiziona perpendicolare al suolo per poi scendere in picchiata raggiungendo i 320 km orari. È il principe dell'aria, il top gun del regno animale. Una meraviglia della natura che oggi potrà tornare a volare nei nostri cieli».

L’appuntamento è per questa mattina alle 11 al Centro Lipu Umbria in via Firenze, ex aeroporto Eleuteri, a Castiglione del Lago. Una occasione davvero da non perdere che darà possibilità a quanti interverranno di poter assistere ad uno spettacolo particolarissimo: il ritorno in natura di due falchi pellegrini salvati dalle conseguenze dell’avvelenamento che li ha colpiti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero