La piastra logistica di Maratta è aperta, ovviamente non nel senso che sia stata inaugurata. Visitare il gigantesco monumento allo spreco di denaro pubblico è...
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Uno spazio che per estensione è paragonabile a un piccolo areoporto. Il piazzale dove i camion dovrebbero andare e venire a tutte le ore per caricare o scaricare merci è talmente grande che non si sa dove posare gli occhi. Sul binario morto realizzato per collegare la piattaforma alla rete ferroviaria? Sulle 22 gigantesche celle frigorifero costruite per stipare la merce in attesa della distribuzione? O sulla montagna di pali di ferro sistemati in attesa dell'ennesima opera da realizzare? Interrogativi che resteranno senza una risposta, almeno fino a quando non si capirà il destino della piattaforma di Maratta. C'è chi spiega che questo tipo di opere in Italia non ha riscosso un gran successo. (Chissà perchè si continuano a fare) Ma Palazzo Donini non demorde. «Speriamo in un progetto di Confindustria». C'è invece chi pensa che quello spazio sarebbe perfetto per qualche multinazionale come Amazon che sta sondando l'Umbria come possibile sede di una filiale. Chissà se il colosso di Seattle da Bastia scenderà fino a Maratta.
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Il Messaggero