Venduta a 13 anni al «fidanzato» italiano per farla prostituire. Per diecimila euro

Venduta a 13 anni al «fidanzato» italiano per farla prostituire. Per diecimila euro
PERUGIA - «Sono stata venduta a un uomo quando avevo tredici anni». È questa la storia disumana, che parla di degrado e disperazione, scoperta dalla polizia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PERUGIA - «Sono stata venduta a un uomo quando avevo tredici anni». È questa la storia disumana, che parla di degrado e disperazione, scoperta dalla polizia locale durante gli accertamenti su Lisa (nome di fantasia), la ragazzina fermata ieri per prostituzione e denunciata per furto. Una storia agghiacciante. Da far tremare i polsi e che arriva da uno dei buchi neri di Fontivegge.

La giovane, adesso ancora neanche sedicenne, di origine rom, da anni infatti vende il suo corpo, ma dopo che un orco, un «fidanzato» italiano, l'ha letteralmente comprata dalla sua famiglia per usarla a suo piacimento, come fosse una bambola. Per diecimila euro. Una storia su cui è in corso un'indagine per la ragazzina che, appena adolescente, è finita agli angoli delle strade. A usare il suo corpo per soddisfare gli istinti più biechi degli uomini disposti a spendere pochi spiccioli per annichilire una vita intera. Uomini italiani, anche professionisti e padri di famiglia. Di quelli che magari lasciano i figli a scuola e poi cercano il piacere in mezzo alla strada. Di giorno. Prima di tornare a pranzo dalle proprie famiglie.
Perché è questo che vedono ogni giorno i residenti di via Canali, nel via vai di ragazze e donne che salgono e scendono dalle vetture dei clienti, magari dopo essere arrivate in zona accompagnate da un uomo su un'auto. La conoscono tutti, qui intorno. Un'Audi grigia notata e segnalata più volte, da cui scendono di solito tre ragazze di etnia rom, che si fermano sugli scalini del palazzo dell'Inps e da lì vanno a lavorare finché l'uomo non torna a riprenderle. Un “turno” che inizia di mattina come all'ora di pranzo, tra le famiglie che rientrano e i bambini che tornano verso casa dopo la scuola. In pieno giorno, all'entrata della città, tra gli uffici statali e le banche. Come se fosse normale.


Ed è proprio lì, su via Canali che Lisa è stata notata ieri. Era chiaramente in attesa di clienti, quando una pattuglia della polizia locale l'ha fermata per un controllo. Un anziano l'aveva riconosciuta come la giovane che la mattina, con una complice, lo aveva derubato del portafogli: furto per cui l'ha denunciata. Lisa, secondo i controlli effettuati dalla Municipale, è risultata appartenere a una famiglia che vive a Perugia, ma è fuggita dalla comunità in cui era stata collocata. Per tirarla via dalla strada e aiutarla, la polizia locale – agli ordini del comandante Nicoletta Caponi – ha anche contattato il pronto intervento sociale, per cercare una sistemazione alla ragazzina. Che è stata anche accompagnata al pronto soccorso del Santa Maria della misericordia per effettuare un tampone: al risultato negativo, Lisa è stata affidata a una nuova comunità. Nella speranza possa comprendere come un'altra vita sia possibile e ricominciare a guardare al suo futuro come una qualsiasi ragazzina di neanche sedici anni. A cui la vita è stata rubata da troppi orchi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero