Sanità, ecco 93 milioni per far tornare i conti. La Asl 1 cerca 15 medici di Pronto soccorso e all'ospedale di Perugia ancora letti nei corridoi

Sanità, ecco 93 milioni per far tornare i conti. La Asl 1 cerca 15 medici di Pronto soccorso e all'ospedale di Perugia ancora letti nei corridoi
Il risultato di gestione della sanità regionale (le due Aziende ospedaliere e le due Asl) conta fino a meno 93 milioni per il 2022. Ieri la giunta regionale, su indicazione...

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Il risultato di gestione della sanità regionale (le due Aziende ospedaliere e le due Asl) conta fino a meno 93 milioni per il 2022. Ieri la giunta regionale, su indicazione dell’assessore Luca Coletto, è intervenuta «a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario». Cioè sono state assegnate le risorse. Il conto dice: 60,4 milioni di euro andranno alla Usl 2, 13,8 all’Usl 1, 13 all’Azienda ospedale di Perugia e 5,6 all’Azienda ospedale di Terni. Soldi che arrivano dal pay-back da ripiano per il superamento del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera (40 milioni), dal contributo statale per far fronte alle maggiori spese sostenute per i dispositivi medici (47,7 milioni) e dalla rimodulazione di alcune misure finanziate con Fondi Ue (5 milioni).


CONCORSONE ALLA ASL 1
Tanti, (non) maledetti e subito. Parafrasando una battuta si fotografa, in realtà, è la situazione in cui si trova la Asl 1 quando si tratta di medici del Pronto soccorso. Tanti e subito sono i 15 medici che l’Azienda sanitaria del Perugino sta cercando con un concorso bandito nei giorni scorsi per coprire gli organici carenti dei Pronto soccorso degli ospedali di riferimento.
«Quegli organici- spiega il direttore sanitario Luigi Sicilia- servono per coprire le carenze negli ospedali Dea della nostra Azienda, cioè Branca e Città di Castello, ma anche Pantalla, Castiglione del Lago, Assisi e Umbertide. Siamo consapevoli che il momento è complesso per il reclutamento dei medici e succede che anche mettere a concorso un posto fisso non significa garantire la copertura di tutti i posti che servono, ma noi dobbiamo dare riposte». Per mandare in porto l’operazione Pronto soccorso è partito anche una tam-tam tra i medici di quella specialità che hanno allertato colleghi che possono essere interessati a quel tipo di posto. Magari che umbro lavora fuori regione.
Risposte che la Asl1 cerca di dare anche con l’avviso per una graduatoria aggiuntiva per gestire l’emergenza territoriale in caso di carenze di personale del 118.
Cioè L’Usl Umbria 1 ha indetto un avviso pubblico di manifestazione di interesse per la formazione di una graduatoria aziendale aggiuntiva di medici disponibili al conferimento di eventuali incarichi provvisori a rapporto convenzionale per il servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale, quindi medici che rispondano a chiamate anche temporanee quando il servizio di 118 si trova in difficoltà di personale, per esempio a causa della malattia dei titolari. L’avviso per la graduatoria aggiuntiva sarà valido fino al prossimo anno.
LETTI NEI CORRIDOI

All’Azienda ospedaliera di Perugia riesplode il caso dei ricoverati finiti nei corridoi. La denuncia arriva da Marco Erozzardi, coordinatore regionale del Nursind, il sindacato autonomo delle professioni infermieristiche. A soffrire sono i reparti di area medica. Secondo il Nursind il problema dei letti in corridoio non è stato risolto e c’è il rischio di assuefazione. Anche se la direzione generale si è attivata e ha ricollocato, grazie all’intesa con la Asl 1, alcuni pazienti a fine ricovero negli ospedali periferici. Ma non basta. «Le condizioni in cui versano alcuni pazienti appoggiati nei corridoio per ore e ore- denuncia il Nursind- sono, a volte, anche molto severe e richiederebbero un grado di assistenza idoneo e dignitoso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero