Perugia, 1200 firme per salvare il Tevere dalle aziende a rischio

La distilleria di Ponte Valleceppi
PERUGIA - Sono 1200 le firme raccolte dal Comitato Molini di Fortebraccio per il recupero della qualità della vita e dell’ambiente lungo il Tevere. Nel mirino degli...

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PERUGIA - Sono 1200 le firme raccolte dal Comitato Molini di Fortebraccio per il recupero della qualità della vita e dell’ambiente lungo il Tevere. Nel mirino degli ambientalisti non c’è solo la distilleria di Ponte Valleceppi, ma anche le aziende insalubri di prima classe che si trovano anche a Pretola, Villa Pitignano e Ponte Felcino.

«Milleduecento firme in poco più di un mese-spiega Goffredo Moroni presidente del Comitato- dicono molto di quanto tutti si siano impegnati nella raccolta e quanto il tema sia sentito». Alla serata in cui è stato fatto il conteggio delle firme, erano presente il capogruppo in consiglio comunale della Lega Lorenzo Mattioni, quello del Pd, Sarah Bistocchi e l’ex consigliere comunale Cristina Rosetti. È stato fatto un aggiornamento sulla situazione della distilleria sia dal punto di vista legale, con l’avvocato Valeria Passeri, che tecnico con Moroni.
Hanno declinato l’invito, dicono dal Comitato, l’assessore regionale all’Ambiente Morroni che invita il comitato a un incontro dopo le feste, il vicesindaco Tuteri e il sindaco Romizi che «propone un incontro per la mattina del 13 gennaio nella sala rossa con tecnici e amministratori». Quelli del Comitato, spiegano: «Se non fosse che il comitato è stato invitato al confronto decine di volte e decine di volte il progetto del Comune è stato realizzato senza tenere conto del contributo tecnico del comitato, la tentazione è quella di declinare l’invito. Invece onoreremo l’appuntamento del 13 a patto che si tenga di fronte a tutti i cittadini di Ponte Valleceppi». Sul tavolo anche la demolizione del piazzale abusivo della distilleria per cui il Comune ha attuato il potere sostitutivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero