OTRICOLI La “Sedicesima Flavia” legione romana si incontrerà con la “Sesta Ferrata” di stanza a Rovigo: non è un annuncio fuori dal tempo ma...
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La festa è intrigante e contrasta un po' con quelle dell’Umbria che guardano solo al medioevo: lì invece le facce un po' truci dei legionari romani, quasi sempre con la barba lunga, contrastano con gli svolazzanti merletti delle dame dei castelli. Ma è anche questa la bellezza di Ocricolum Ad 168. Perché quella data? “E’ l’anno del martirio di Vittore, il nostro patrono – spiega Rubini – un martirio che si è consumato in Siria, dove era di stanza la XVI Flavia. E ci è piaciuto pensare che proprio quei legionari abbiano riportato in patria, ad Otricoli, il corpo di Vittore, poi proclamato santo. E loro, le loro insegne, sono quelle della festa, della nostra festa”. Saranno almeno cinquecento i paesani impegnati nelle giornate che vanno da venerdì a domenica, tra i rievocatori e quelli addetti alle mense, segno della compattezza della comunità. Una comunità che è stata lesa dalla recentissima morte dell’ex vicesindaco Teresa Lanari: “Ci abbiamo pensato a lungo se interrompere ma poi abbiamo deciso di andare avanti anche nel suo ricordo”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero