La sua vita, in questo momento, è tutta casa e lavoro ma non si può dire che non sia un'esistenza avventurosa quella di Valeria Pitotti, ternana che fa...
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«E' un momento talmente importante quello del parto che se le donne non sono adeguatamente supportare rischiano poi di avere successivamente dei problemi. Dunque preferiamo che ci sia anche il papà presente nel momento in cui questa famiglia comincia», spiega Valeria.
Successivamente il papà «può venire una volta al giorno, per un'ora». Se durante il parto è andato tutto bene, le mamme vengono dimesse dopo due giorni. La vita, dunque, va avanti, anche grazie alle ostetriche, che devono stare a contatto con le mamme, nonostante tutto. «Quando entriamo in sala parto ora abbiamo comunque le mascherine ma non le tute. Da quando c'è il coronavirus sono nati 74 bambini». Valeria da ragazza era una canoista. Nostalgia dello sport? «Ormai è fa parte del mio passato. Ora ho molto meno tempo e nella mia vita ci sono altre priorità». Come quella di far arrivare la cicogna a Imola senza rischi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero