Narni, lo sguardo della dama Oriana strega l'America; sfida tra le superstar della fotografia per le bellezze umbre

Narni, lo sguardo della dama Oriana strega l'America; sfida tra le superstar della fotografia per le bellezze umbre
NARNI I grandi fotografi americani girano l’Italia, si portano in...

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NARNI I grandi fotografi americani girano l’Italia, si portano in patria migliaia di scatti e.. scelgono l’Umbria, anzi le donne umbre. Era accaduto a Bevagna dove Steve McCurry, mago delle foto, aveva visto la bevanate Veronica Corvellini, anche lei in abiti medievali. Ora è accaduto di nuovo, a Narni, a Oriana Spadino, che si è assisa di fatto sul trono di Wesley Grady, altro guru della foto. Oriana, che a Narni fa l’impiegata, nemmeno sapeva che in città vi fosse un artista del livello di Wesley. Aveva sfilato come sempre, nel maggio scorso, durante la manifestazione del suo terziere (Fraporta). Si potrebbe dire così, semplicemente. Ma che Wesley Grady, che abita nella South Carolina, avesse dimostrato un interesse per la Corsa all’anello non era stato ben recepito anche se lui, l’americano, aveva tirato fuori ben 12.000 foto «italiane». E in ottobre s’è messo a selezionarle, rimanendo impressionato dalla bellezza e dalla grazie dell’ignara modella. C’era anche un altro problema: Wesley Grady non conosceva la figurante e così s’è dovuto mettere in contatto con una guida turistica italiana e poi con l’Ente Corsa stesso. «Il successo della foto di Grady – spiega il segretario generale dell'Ente Corsa all'Anello, Carlo Capotosti – è un'ulteriore attestazione della bellezza delle nostre dame e suggella ancora la volta la grande qualità del corteo storico. Un ringraziamento va a tutte le dame che fanno conoscere la città e la festa medievale e a tutti coloro che si impegnano nella realizzazione del corteo storico, mettendo in pratica un eccellente lavoro volto alla doviziosa ricostruzione storica degli abiti medievali». E quando Capotosti parla di ulteriore attestazione della bellezza si rifà anche ai grandi concorsi che le dame narnesi avevano vinto, come quello di «Castellana d’Italia», insomma, la più bella dama delle manifestazioni folcloristiche, un premio che a Narni è arrivato ben due volte, al seguito di Franceschina Viali e di Miriam Nori, premi davvero meritati.
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Il Messaggero