Narni, pressante richiesta all'Anas per la installazione di pannelli fonoassorbenti a San Liberato

Il raccordo Terni - Orte all'altezza dell'abitato di San Liberato
NARNI Gli abitanti di San Liberato, l’ultimo centro abitato di Narni, si sono affidati ora ai Cinque Stelle. Per disperazione: in cinquanta anni non sono riusciti a far...

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NARNI Gli abitanti di San Liberato, l’ultimo centro abitato di Narni, si sono affidati ora ai Cinque Stelle. Per disperazione: in cinquanta anni non sono riusciti a far completare le barriere fonoassorbenti per bloccare il rumore che gli arriva nelle case prospicienti il raccordo Orte – Terni dalle tante macchine. E dire che si erano rivolti a tutte le forze politiche, in molti si sono interessati nel tempo, senza riuscire a cavare un ragno da un buco, oltre alle promesse. No, a San Liberato di notte si continua a non dormire soprattutto nei periodi di traffico intenso, come i ponti. Ora ci prova Luca Tramini, il capogruppo consiliare del Movimento, il quale ha inviato una lettera di diffida ad Anas, proprietaria della strada, perché provvedesse a quanto necessario per la salute dei cittadini. Poi hanno anche mandato la diffida anche alla Regione, all’Arpa ed alla Asl e pure ai Ministeri della Salute ed Ambiente. “L’Anas – spiega Tramini, in tono perentorio – smetta con vuote promesse e inizi a lavorare seriamente per l’installazione delle barriere antirumore. Adesso”. C’è da dire che l’Anas aveva “espropriato” negli Anni Sessanta quella strada al Comune, che non aveva compreso il traffico che avrebbe dovuto sostenere, senza mai pensare a contenere il rumore. Per la eliminazione degli svincoli a raso si sono dovuti contare centinaia di incidenti, alcuni anche mortali: “Espropriata è la parola giusta al punto che a spese della Regione una nuova strada è stata costruita quattro anni” dice Maria Proietti, che a San Liberato ci abita.

La richiesta dei Cinque Stelle è anche modulata: “Non è che ora l’Anas arriva e metta i pannelli opachi. Noi li vogliamo trasparenti, per evitare che gli abitanti di san Liberato si trovino poi, davanti ad un muro senza che possano vedere il “loro” panorama verso il lago che è molto bello”. E giù con le firme alla denuncia, con oltre un centinaio di cittadini che si sentono un po' presi in giro dall’Anas e che ora sperano nel Movimento Cinque Stelle per risolvere un problema “eterno”.

”Le barriere antirumore oramai sono una prassi ordinaria per la tutela della salute perciò ci aspettiamo che sia il Comune di Narni che la Regione Umbria si attivino concretamente per realizzare questo obiettivo basilare”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero