Cinquecento abitanti che, da sempre manifestano problemi “tecnologici” nel loro quartiere: adesso, a Testaccio, grande borgata a sud di Narni, ecco che si è...
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È che gli appartamenti erano stati costruiti dall’Ater secondo un sistema sperimentale, con procedimenti di edilizia industrializzata e per questo alcune delle “stecche” di appartamenti hanno sofferto più di altre l’erosione del tempo e della pioggia: si erano anche verificati degli allagamenti nelle cantine, problema poi superato ma dopo spese e criticità. “Comunque sembra che la settimana prossima non debba piovere e così...” scherza Tramini. La scelta di realizzare il quartiere in un avvallamento poco “esposto” alle onde della televisione ed a quelle di internet si è dimostrata poco oculata da subito: per anni c’è stato il problema delle connessioni. “Con i lavori di potenziamento che erano stati annunciati – spiega Maria Proietti, un’abitante – si è visto che alcuni provider hanno realmente aumentato la propria offerta mentre altri l’hanno addirittura peggiorata”. Insomma, quando si parla di tecnologia a Testaccio sembrano sempre arrancare dietro problemi e richieste: “Vogliamo dal sindaco, dall’assessore un vero piano di potenziamento dei segnali che non sia il solito discorso elettorale” insiste Tramini per far sì che quel quartiere non sia più considerato di Serie B”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero