Narni, Lunetta Savino sul palco del Manini. La stagione del Teatro Stabile chiude con "La Madre"

Narni, Lunetta Savino sul palco del Manini. La stagione del Teatro Stabile chiude con "La Madre"
NARNI Lunetta Savino arriva sul palco del teatro Manini. L'appuntamento è per martedì 26 marzo alle 21 con La Madre, l’opera di Florian...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

NARNI Lunetta Savino arriva sul palco del teatro Manini. L'appuntamento è per martedì 26 marzo alle 21 con La Madre, l’opera di Florian Zeller, scrittore e drammaturgo francese, premio oscar nel 2021. In scena anche Andrea Renzi, Niccolò Ferrero e Chiarastella Sorrentino per la regia di Marcello Cotugno e la produzione della Compagnia Molière diretta da Emilio Solfrizzi, in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Accademia Perduta Romagna Teatri.

“Ne La Madre - spiega il regista - Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Il tono da black comedy iniziale lascia scappare più di un sorriso, per le situazioni descritte e il meccanismo delle ripetizioni che Zeller instaura nel testo, si trasforma lentamente in un dramma spietato che non sembra essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile». 

Per prenotazioni telefonare al botteghino del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero