GIOVE L'aveva presa col cuore Titina, con la voglia di fare del bene alle famiglie che avevano bisogno di un aiuto. Il ricordo della comunità che porge l'estremo...
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«Il lunedì di pasquetta abbiamo fatto una videochiamata -ricorda Annarita- è stato un regalo inaspettato. Lei stava bene, tanto che l'infermiera mi aveva detto che il giorno successivo le avrebbero restituito le sue cose, il cellulare, così avremmo potuto sentirci autonomamente». Poi invece, il tracollo. Nella notte fra lunedì e martedì la donna ha un'emorragia cerebrale che non le lascia scampo. «Probabilmente -racconta Annarita- provocata dalla terapia respiratoria di cui aveva avuto bisogno per combattere il virus. Un colpo per una comunità già fortemente provata dagli eventi. Le famiglie con cui aveva vissuto si sono prodigate per le esequie. Purtroppo - chiude Carla- non è stato possibile cremarla, come avrebbe voluto anche la figlia (attualmente in Romania ndr), tantomeno riportarla al suo paese come avrebbe voluto lei. Oggi (ieri ndr) è stata interrata qui a Giove». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero