Terni, trovato morto in casa dopo un mese: il parroco gli chiede scusa e gli intitola la nuova sede Caritas

Terni, trovato morto in casa dopo un mese: il parroco gli chiede scusa e gli intitola la nuova sede Caritas
Sta suscitando commozione ad Acquasparta (Terni), la storia di un sessantottenne trovato morto nel letto della sua abitazione, probabilmente deceduto per cause naturali da oltre...

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Sta suscitando commozione ad Acquasparta (Terni), la storia di un sessantottenne trovato morto nel letto della sua abitazione, probabilmente deceduto per cause naturali da oltre un mese. Nessuno, in base a quanto si apprende dai carabinieri, ha chiesto notizie dell'uomo, originario del messinese e arrivato in città da circa un anno, dopo aver abitato in altre parti d'Italia. E don Alessandro Fortunati, parroco di Acquasparta, in una lettera pubblicata sui social chiede scusa all'uomo «a nome di tutti». A dare l'allarme sono stati alcuni vicini. «Veniva alla Caritas parrocchiale a chiedere un pò di aiuto» spiega don Alessandro. «Disse a qualcuno - continua - che si sarebbe trasferito altrove per cercare un lavoretto che gli permettesse di arrotondare la misera pensione di 300 euro con la quale doveva pagare l'affitto e provvedere a sé stesso. I pochi che lo conoscevano pensavano che effettivamente si fosse trasferito, andato via in silenzio, cosi come in silenzio era venuto ad Acquasparta». «Nessuno - dice ancora il religioso - conosceva la sua vita e la sua storia, ma, per quanto pessima possa essere stata, non meritava una morte cosi». Il parroco ha quindi deciso di intitolare a Giovanni la nuova sede della Caritas, non appena i lavori di ristrutturazione, la prossima estate, verranno conclusi. «Vorrei che il giorno del suo funerale ci fosse tutta la comunità - dice ancora don Alessandro - non delle grandi occasioni, ma quella degli uomini di buona volontà che desiderano e si impegnano affinché, almeno nella nostra parrocchia, nessuno muoia più da solo». Le esequie - la cui data non è stata ancora fissata in attesa che si concludano gli ultimi accertamenti sul corpo -, verranno celebrate grazie ad un'agenzia funebre che pagherà le spese, mentre il Comune metterà a disposizione un loculo per la sepoltura. 
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Il Messaggero