Terni, trovato morto in casa dopo un mese: il parroco gli chiede scusa e gli intitola la nuova sede Caritas

Terni, trovato morto in casa dopo un mese: il parroco gli chiede scusa e gli intitola la nuova sede Caritas
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Lunedì 28 Gennaio 2019, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 12:20
Sta suscitando commozione ad Acquasparta (Terni), la storia di un sessantottenne trovato morto nel letto della sua abitazione, probabilmente deceduto per cause naturali da oltre un mese. Nessuno, in base a quanto si apprende dai carabinieri, ha chiesto notizie dell'uomo, originario del messinese e arrivato in città da circa un anno, dopo aver abitato in altre parti d'Italia. E don Alessandro Fortunati, parroco di Acquasparta, in una lettera pubblicata sui social chiede scusa all'uomo «a nome di tutti». A dare l'allarme sono stati alcuni vicini. «Veniva alla Caritas parrocchiale a chiedere un pò di aiuto» spiega don Alessandro. «Disse a qualcuno - continua - che si sarebbe trasferito altrove per cercare un lavoretto che gli permettesse di arrotondare la misera pensione di 300 euro con la quale doveva pagare l'affitto e provvedere a sé stesso. I pochi che lo conoscevano pensavano che effettivamente si fosse trasferito, andato via in silenzio, cosi come in silenzio era venuto ad Acquasparta». «Nessuno - dice ancora il religioso - conosceva la sua vita e la sua storia, ma, per quanto pessima possa essere stata, non meritava una morte cosi». Il parroco ha quindi deciso di intitolare a Giovanni la nuova sede della Caritas, non appena i lavori di ristrutturazione, la prossima estate, verranno conclusi. «Vorrei che il giorno del suo funerale ci fosse tutta la comunità - dice ancora don Alessandro - non delle grandi occasioni, ma quella degli uomini di buona volontà che desiderano e si impegnano affinché, almeno nella nostra parrocchia, nessuno muoia più da solo». Le esequie - la cui data non è stata ancora fissata in attesa che si concludano gli ultimi accertamenti sul corpo -, verranno celebrate grazie ad un'agenzia funebre che pagherà le spese, mentre il Comune metterà a disposizione un loculo per la sepoltura. 
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