OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TERNI «Adesso ho appena finito di partecipare a cinque film – dice – che sono stati fermi per il Covid ma presto usciranno sul mercato. Si tratta di “Benedetta” di Paul Verhoeven, il regista di Basic Istinct” che è stato girato a Bevagna, poi ci sono “Come un gatto in tangenziale 2” con Albanese e la Cortellesi, “Esterno notte” di Marco Bellocchio che ho finito pochi giorni fa a Roma dove recito la parte di un deputato della Democrazia Cristiana e che parla del caso Moro, ed infine “L’ora” una fiction sulla mafia dove ho lavorato insieme a Claudio Santamaria” oltre a “Corro da te” con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone». A parlare è Michele Rito Liposi, calabrese di origine e ternano di adozione, ex operaio della Terninoss, laureato in Lettere e giornalista professionistra, che ha al suo attivo oltre 100 film girati dal 1963 ad oggi in cui ha partecipato come comparsa, a volte per una semplice posa, altre per ruoli più articolati, le cosiddette figurazioni speciali, che hanno previsto anche la recitazione di alcune brevi battute. Rito Liposi in 58 anni di cinema è stato un personaggio dai mille volti, di volta in volta, è stato per il cinema e la tv deputato, mafioso, cardinale, vescovo, ma anche medico, avvocato, procuratore, professore, netturbino e meccanico. Ma soprattutto ha conosciuto e lavorato insieme ai grandi divi.
«Tra film e fiction per la tv” spiega Rito Liposi - ho tra i miei lavori più importanti “Pinocchio” e “La tigre e la neve” di e con Roberto Benigni, ma anche “Buona giornata” di Carlo Vanzina oltre a serie tv importanti come “Don Matteo”, “Onore e il rispetto”, “Il Peccato e la vergogna” e “Carabinieri”. “Nel corso della mia carriera” – racconta - ho potuto conoscere attori importanti e lavorare con personaggi del calibro di Gabriel Garko, Alessia Marcuzzi, Manuela Arcuri, Andrea Roncato, Luca Argentero, Gigi Proietti, Lino Banfi e Christian De Sica. Una bella soddisfazione!». Il cinema è un mare di ricordi per Rito Liposi e, come dice il poeta “il naufragar m’è dolce in questo mare!”. «L’attrice più bella con cui ho lavorato ? Senz’altro Manuela Arcuri, di una fisicità pazzesca ! Mentre la più simpatica è stata senz’altro Sabrina Ferilli, una donna di un carattere stupendo. L’attore più antipatico è stato Paolo Villaggio – prosegue –mentre quello più carico di umanità è senz’altro Terence Hill, con cui ho lavorato e sono diventato amico girando “Don Matteo”. Con Terence è nato un grande rapporto sul set – spiega - prendendo lo spunto da un grande dolore comune. Ci siamo raccontati un giorno sul set le nostre grandi disgrazie, la scomparsa dei nostri figli, il mio Vincenzo che morì a 14 anni ed il suo figlio adottivo che scomparve a 16 anni negli Stati Uniti entrambi per lo stesso motivo, un fatale incidente stradale. E da lì è nata un’amicizia che dura ancora».
I fiori freschi a ricordare Vincenzo, ci sono sempre a Viale dello Stadio, come l’amicizia con Terence Hill, cementata dal dolore che li ha accomunati ed uniti per sempre.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero