«Qualcuno ci spieghi perchè centri commerciali al chiuso e negozi al dettaglio sono ripartiti e noi ancora no». Oliva Leonardi, commerciante ambulante e...
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Al Foro Boario intanto, nel terzo mercoledì dal fatidico 4 maggio, hanno fatto la loro comparsa, accanto agli operatori alimentari, solo un paio di aziende ortoflorovivaistiche: «A Terni abbiamo ricominciato a lavorare solo da oggi - dice Marco Ciatti - mentre già da quattro settimane siamo a Montecastrilli e da tre a Sangemini, dove peraltro non ci sono precauzioni così stringenti sul distanziamento. Qui ci sono quindici metri tra un banco e l'altro, nonostante l'area sia vuota e delimitata. Si potrebbero anche controllare ingressi e uscite. Non credo ci sia lo stesso rischio di contagio che in un centro commerciale al chiuso». L'intesa sulla riapertura delle attività economiche e produttive richiama le linee di indirizzo adottate dalla Conferenza Stato-Regioni e quindi il dpcm del 17 maggio. Per il presidente di Anci Umbria Francesco De Rebotti «un'intesa funzionale ad una semplificazione delle procedure di riapertura sia per le amministrazioni comunali che per gli operatori economici ed adattabili alle singole realtà che ospitino i mercati». Ora la palla passa alla Regione e al Comune. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero