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FOLIGNO - Condivisione di intenti a favore del territorio e dei cittadini dei comuni dell’ambito sociale 8 e della Usl Umbria 2. È quanto emerso dal secondo incontro tra i sindaci dei Comuni di Foligno, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi e Valtopina con il direttore generale dell'Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino. Il manager sanitario ha accolto l’invito dei sindaci al tavolo di confronto durante il quale si sono approfonditi alcuni temi inerenti all'organizzazione e alle prospettive dei servizi aziendali, primo tra tutti il ruolo dell’ospedale di Foligno nel quadro del prossimo Piano Sanitario Regionale. Il direttore generale ha fornito ai primi cittadini ampie rassicurazioni circa il ruolo nevralgico del "San Giovanni Battista" nella rete ospedaliera regionale in quanto principale presidio ospedaliero a servizio dei comuni dell’ambito 8 nonché polo di attrazione, grazie anche alla nuova viabilità, per regioni limitrofe come le Marche. “Il potenziamento dell’ospedale di Foligno – ha affermato Massimo De Fino – è tra le priorità della Usl Umbria 2 e vedrà, tra le varie misure, il rafforzamento del personale e l’implementazione e ottimizzazione delle strumentazioni e delle dotazioni tecnologiche”. Tra i progetti qualificanti si annovera il rifacimento del Pronto Soccorso e l’aumento, grazie alla struttura modulare realizzata in seguito all'accordo tra Regione Umbria con l'ex commissario nazionale per l’emergenza Domenico Arcuri, di 12 posti letto in terapia intensiva. I Sindaci e il direttore hanno condiviso l’importanza di garantire la migliore sanità pubblica a tutti i cittadini e affermato la necessità di un efficientamento dei servizi socio-sanitari, con particolare attenzione alla medicina d’iniziativa che punti all’educazione alla salute e alla prevenzione. L’evoluzione dei servizi socio sanitari prevederà la creazione di case di comunità a miglioramento delle attuali case della salute e un ruolo nuovo dei medici di medicina generale nell’assistenza domiciliare finalizzata a limitare i ricoveri evitabili. “Il rapporto con le istituzioni - ha commentato il direttore generale dell'azienda sanitaria - è un’interlocuzione necessaria quanto fondamentale affinché si possano raccogliere i principali fabbisogni dei territori e declinarli in programmazioni a medio e lungo termine. Le criticità riscontrate nei territori ed emerse con ancora più evidenza nel corso di questa emergenza sanitaria rafforzano la mission di una evoluzione della sanità pubblica proiettata ad un rafforzamento della medicina territoriale, con una rivisitazione dei distretti che saranno più forti e centrali”. L’incontro ha confermato che il distretto Foligno-Spoleto-Valnerina è un’area attenzionata dalla modificazione del Piano Sanitario Regionale e che i presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto resteranno i due fondamentali punti di riferimento distrettuali, che andranno a interagire reciprocamente differenziando attività e servizi.
Il Messaggero