Terni, mito e neuroscienze nel libro di Valentina Rapaccini, neuropsichiatra infantile con la passione per la letteratura

Terni, mito e neuroscienze nel libro di Valentina Rapaccini, neuropsichiatra infantile con la passione per la letteratura
TERNI - Un saggio ricco e articolato che sviluppa in modo suggestivo per quando scientificamente rigoroso un fertile dialogo tra il linguaggio degli archetipi e quello della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TERNI - Un saggio ricco e articolato che sviluppa in modo suggestivo per quando scientificamente rigoroso un fertile dialogo tra il linguaggio degli archetipi e quello della neurofisiologia, intrecciando mythos e logos.

Il libro "Archetipi mitologici di neuroscienze" è l'ultima "fatica" di Valentina Rapaccini, 30 anni, ternana, neuropsichiatra infantile con la passione per la letteratura. Pubblicato da Intermedia edizioni, con prefazione dello psicologo Ugo Morelli, è in libreria e negli store online.

"Le neuroscienze - sottolinea l'autrice, che di recente è stata impegnata negli incontri con gli studenti promossi dalla questura per prevenire il disagio giovanile - evocano rimandi fecondi ai simboli presenti nei miti, che in modo altrettanto puntuale offrono spunti interpretativi eccezionali sull’essere umano. Il mito, che è narrazione dell’uomo nella sua complessità, non è precedente o alternativo alla scienza: al contrario, ne è fortemente interconnesso.
I riferimenti alla mitologia greca attraversano tutto il lessico della medicina, delle scienze psicologiche e dell’arte della cura nella sua interezza, a riprova della risonanza straordinaria che agisce in noi quando entriamo in contatto con la dimensione archetipa. In quelle antiche narrazioni possiamo osservare la vita umana anche attraverso le sue ferite e fragilità: le vicende di eroi ed eroine, dèi e dee, che sono forze personificate, ci aiutano a dispiegare un ampio spettro di patologie, sindromi psicologiche e psicosi che investono ogni ramo di interesse medico.
Anche l’etimologia delle parole a volte contiene storie, suggerendo lettura e infiniti intrecci. Siamo le storie che ci abitano, depositarie delle nostre verità". 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero