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Dalla lattina che colpì Lele Ratti e portò a tavolino i punti salvezza, al gol all'ultimo tuffo di Marino Defendi al Liberati che probabilmente spianò definitivamente la strada del ritorno in serie B. Passando per la beffa del 2 giugno 2002 e i veleni nei playoff 2020. Quando la Ternana affronta il Bari, la storia batte sempre i suoi colpi. Una storia nella quale gli incroci tra le due hanno spesso segnato svolte decisive. Generalmente, gran parte di questa storia è stata scritta al San Nicola, dove si gioca venerdì sera, ma l'ultimo capitolo, felicissimo per le Fere, è ambientato al Liberati. Bari e il Bari, per la Ternana, hanno cominciato già 54 anni fa a segnare il destino. Nel 1968, contro il Bari a Terni la Ternana giocò la prima storica partita nella serie B professionistica a girone unico, dato che quando ci aveva militato in precedenza era ancora un semiprofessionismo a gironi. Nel gennaio 1984, a Bari, al vecchio Stadio della Vottoria, un episodio risultò a fine campionato decisivo per evitare ai rossoverdi di retrocedere in serie C2. Il Bari vinse 1-0, ma la Ternana presentò ricorso per una lattina lanciata dagli spalti, che colpì il difensore Gabriele Ratti, costretto a lasciare il campo. In primavera arrivò il 2-0 a tavolino, con i due punti in più in classifica decisivi per una salvezza insperata. Altro step storico, nel 2001-2002. Stagione sfortunata e finita male proprio a Bari. Al San Nicola, stavolta. 2 giugno 2002, ultima di campionato. Ternana a caccia di punti per mantenere il quintultimo posto e salvarsi, Bari a centro classifica e fuori da ogni obiettivo. Eppure, la squadra di casa giocò a mille e battè la Ternana, facendola retrocedere. Poi ci fu il ripescaggio, ma quella partita sollevò polemiche e dubbi, proseguiti tre anni dopo con le intercettazioni telefoniche nelle quali si parlava dei famosi «capicolli» che sarebbero stati «dati al Bari» proprio per «affondare la Ternana». Ma il San Nicola è diventato "la fatal Bari" anche altre due volte. Una nel 2002-2003 quando il 2-1 per i Galletti alla quartultima giornata pesò molto sulla fine dei sogni di restare in zona promozione in serie A; l'altra ai playoff di serie C del 2020 con la gara secca che fece andare avanti i pugliesi ma con decisioni arbitrali molto discutibili e con Jonathan Alexis Ferrante che si ritrovò con una gamba fratturata per un fallo di Valerio Di Cesare, avversario di nuovo venerdì sera.
Il Messaggero