Lattina, "Capicolli" e rete sul gong: Ternana e Bari in anticipo per una sfida che spesso ha fatto storia

Lattina, "Capicolli" e rete sul gong: Ternana e Bari in anticipo per una sfida che spesso ha fatto storia
di Paolo Grassi
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Martedì 25 Ottobre 2022, 23:55

Dalla lattina che colpì Lele Ratti e portò a tavolino i punti salvezza, al gol all'ultimo tuffo di Marino Defendi al Liberati che probabilmente spianò definitivamente la strada del ritorno in serie B. Passando per la beffa del 2 giugno 2002 e i veleni nei playoff 2020. Quando la Ternana affronta il Bari, la storia batte sempre i suoi colpi. Una storia nella quale gli incroci tra le due hanno spesso segnato svolte decisive. Generalmente, gran parte di questa storia è stata scritta al San Nicola, dove si gioca venerdì sera, ma l'ultimo capitolo, felicissimo per le Fere, è ambientato al Liberati. Bari e il Bari, per la Ternana, hanno cominciato già 54 anni fa a segnare il destino. Nel 1968, contro il Bari a Terni la Ternana giocò la prima storica partita nella serie B professionistica a girone unico, dato che quando ci aveva militato in precedenza era ancora un semiprofessionismo a gironi. Nel gennaio 1984, a Bari, al vecchio Stadio della Vottoria, un episodio risultò a fine campionato decisivo per evitare ai rossoverdi di retrocedere in serie C2. Il Bari vinse 1-0, ma la Ternana presentò ricorso per una lattina lanciata dagli spalti, che colpì il difensore Gabriele Ratti, costretto a lasciare il campo. In primavera arrivò il 2-0 a tavolino, con i due punti in più in classifica decisivi per una salvezza insperata. Altro step storico, nel 2001-2002. Stagione sfortunata e finita male proprio a Bari. Al San Nicola, stavolta. 2 giugno 2002, ultima di campionato. Ternana a caccia di punti per mantenere il quintultimo posto e salvarsi, Bari a centro classifica e fuori da ogni obiettivo. Eppure, la squadra di casa giocò a mille e battè la Ternana, facendola retrocedere. Poi ci fu il ripescaggio, ma quella partita sollevò polemiche e dubbi, proseguiti tre anni dopo con le intercettazioni telefoniche nelle quali si parlava dei famosi «capicolli» che sarebbero stati «dati al Bari» proprio per «affondare la Ternana». Ma il San Nicola è diventato "la fatal Bari" anche altre due volte. Una nel 2002-2003 quando il 2-1 per i Galletti alla quartultima giornata pesò molto sulla fine dei sogni di restare in zona promozione in serie A; l'altra ai playoff di serie C del 2020 con la gara secca che fece andare avanti i pugliesi ma con decisioni arbitrali molto discutibili e con Jonathan Alexis Ferrante che si ritrovò con una gamba fratturata per un fallo di Valerio Di Cesare, avversario di nuovo venerdì sera. L'ultimo scontro, però, due stagioni fa, fu decisivo per la Ternana dei record di Cristiano Lucarelli. In andata, proprio il 3-1 al San Nicola lanciò i rossoverdi verso la fuga, mentre al ritorno arrivò quel 2-1 probabilmente decisivo per la vittoria del campionato, con il Bari in vantaggio per primo, il pareggio di Ivan Kontek a 6 minuti dal 90' e la rete di Defendi al 94'. Venerdì sera, Ternana e Bari potrebbero tornare a scrivere un'altra pagina di storia. Stavolta senza Lucarelli, squalificato dal giudice sportivo. Lo steso giudice sportivo che, però, non ha preso provvedimenti nei confronti del Genoa, per responsabilità oggettive, nonostante il lancio di bombe carta in Curva Nord da tifosi liguri arrivati in pullman.

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