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L'atmosfera è quella di un finale inglorioso, tra salvezza per inerzia altrui, meteo ostile e squadra incerottata. Ternana-Frosinone, ovvero un evento quasi surreale. Le previsioni del tempo non promettono nulla di buono. Anzi, potrebbe essere un'altra serata piovosa, o comunque umida. E anche piuttosto freddina, per essere maggio. Un altro deterrente, per i tifosi della Ternana, in vista dell'ultima partita della stagione. Perché salvo cataclismi, lo sarà. Ma rischia di esserlo nella quasi indifferenza, in sordina, per di più con la squadra per l'ennesima volta da rimaneggiare. Anche i pochi biglietti venduti, meno di 500 in due giorni di prevendita, non lasciano prevedere cornici di pubblico. Come un sipario che si abbassa dopo la fine di uno spettacolo, ma senza applausi, o con un battito di mani scialbo, freddo, quasi formale. Gli attori, in questo caso dirigenti, staff tecnico e calciatori, hanno poco da fare inchini, sapendo anche che nessuno chiederà loro il bis. E' così, che si appresta a terminare una stagione che i tifosi ternani ricorderanno a lungo come beffarda, nata coni propositi di serie A, arrivata persino a dare consistenza ai sogni con il primo posto in classifica alla nona giornata, ma finita con il crollo verticale fino alla salvezza arpionata pur perdendo quattro partite di fila e grazie anche ai regali degli altri. Domani sera sarà festa solo per i tifosi del Frosinone, squadra già aritmeticamente in seri A e da prima in classifica. Dalla Ciociaria, invece, la voglia di fare festa c'è. E per forza. Nel settore ospiti, in curva Ovest, in due giorni hanno già preso i biglietti 500 sostenitori gialloblu, pronti anche a una coreografia con una "A" disegnata proprio dal pubblico sul settore. La Ternana, invece, si prepara alla sfida in silenzio e di nascosto. Porte chiuse pure per tutta questa settimana. Qualche maligno può persino arrivare a pensare che questa decisione sia stata presa, stavolta, più per ritegno che per tenere lontani occhi indiscreti e spie avversarie. Ma nel silenzio delle porte chiuse del Liberati e dell'antistadio Taddei, l'allenatore Cristiano Lucarelli si trova per l'ultima volta a dover faticare per allestire un undici di base da mandare in campo. Non per motivi di passerella finale, ma per le assenze che si preannunciano numerose. In quattro non ci saranno sicuramente, due restano ancora in forte dubbio. Davide Agazzi squalificato e Valerio Mantovani infortunato sono due assenze già messe in preventivo.
Il Messaggero