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FOLIGNO - “Stiamo vivendo una situazione complessa, che contrasta completamente con lo spirito di ciò che facciamo e cioè l’educazione dei giovani attraverso lo sport. Qui al Ciclodromo “Giuseppe Casini” due o tre volte al mese dobbiamo combattere con i comportamenti scorretti di alcuni che, tra giovani e meno giovani mancano di educazione e rispetto delle cose”. A parlare con Il Messaggero è Moreno Petrini, presidente dell’Unione Ciclistica Foligno all’indomani dell’ennesimo atto ai danni dell’area del Ciclodromo. “Domenica – prosegue il presidente Petrini , andando a chiudere l’impianto intorno alle 19 abbiamo notato un gruppetto di giovani che stazionavano nel tratto compreso tra la sbarra che impedisce l’accesso alle auto e il cancello d’ingresso dell’impianto. Hanno anche acceso una sorta di fuoco e questo non è che l’ultimo di una serie di episodi, che riguardano con ogni probabilità anche soggetti adulti, ai danni di questa area. Basti pensare che la rete di recinzione è stata più volte danneggiata e non appena la ripariamo, viene di nuovo violata. La possibilità di un ampliamento dell’illuminazione pubblica, in particolare per il camminamento pedonale tra la sbarra e il cancello di accesso darebbe di sicuro maggiore sicurezza e scoraggerebbe chi sceglie il buio. E darebbe anche maggiore serenità a chi tra noi, di volta in volta, si occupa della chiusura dell’impianto ciclistico. Non punto e non puntiamo il dito contro nessuno – ricorda – ma queste situazioni pesano sullo scopo delle nostre attività che puntano attraverso lo sport all’educazione di tanti giovani che sono chiamati anche loro a dare un segnale positivo. Dico questo, oltre che per la passione che mi lega al ciclismo, anche per sottolineare il fatto che il Ciclodromo “Giuseppe Casini” è una struttura bellissima, che non ha pari in Centro Italia, e che è della città. E proprio per quest’ultimo aspetto – conclude – così come per gli altri luoghi del territorio serve un impegno di conservazione generale e di senso civico che riguarda tutti”. Non solo bivacchi col favore del buio ma anche danneggiamenti alla recinzione che determino varchi che verrebbero utilizzati anche da qualcuno che porta a spasso il cane come dimostrato dai “buchi” alla rete lato via Monte Lagarella. In un posto pubblicato domenica sul profilo Facebook dell’Unione Ciclistica Foligno si legge: “Questa sera alcune “simpatiche canaglie” si sono divertite ad accendere il fuoco davanti al ciclodromo e soltanto per un caso sono riusciti a scappare alle "proprie responsabilità".
Il Messaggero