Foligno: “Serve un rilancio concreto per dare futuro a Belfiore. Ci sono situazioni di degrado da risolvere e si deve pensare a un’area gioco per i bimbi”.

Foligno: “Serve un rilancio concreto per dare futuro a Belfiore. Ci sono situazioni di degrado da risolvere e si deve pensare a un’area gioco per i bimbi”.
FOLIGNO - C’è un pezzo di Foligno che chiede più di altre realtà cittadine attenzione. È Belfiore dove molti residenti lamentano un fortissimo, e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FOLIGNO - C’è un pezzo di Foligno che chiede più di altre realtà cittadine attenzione. È Belfiore dove molti residenti lamentano un fortissimo, e in gran parte già evidentissimo, rischio di desertificazione, l’assenza di un progetto di rilancio turistico essendo la zona la porta d’accesso alle cascate del Menotre, alla vallata e alla parte montana che si estende fino a Rasiglia. E poi c’è la questione pulizie e rifiuti e il transito di tanto in tanto “di persone che suono ai campanelli con ogni probabilità per vedere se c’è gente in casa o se l’abitazione è vuota”. Un grido, quello che parte da Belfiore che non è piangersi addosso, prendersela con qualcuno o lanciare accuse verso quella o l’altra direzione. Un grido che è voglia, concreta, di rinascita ch davvero con poco si può realizzare. “La zona – dicono alcuni residenti – dell’area casette post terremoto 1997 meriterebbe la manutenzione di parte del verde dove oggi c’è una folta presenza di sterpaglie, un diverso posizionamento dei cassonetti destinati alla raccolta di rifiuti. Un elemento, quest’ultimo, che può apparire questione di lana caprina, ma che tale non è. La collocazione dei cassonetti stradali, infatti, si trova in un punto non sufficientemente illuminato e “comodissimo”, invece, per chi vuole disfarsi di immondizia beffando le regole della differenziata. Parte di quei cassonetti è a ridosso del vicino corso d’acqua e si può anche essere il rischio che parte di quei rifiuti ci finisca dentro”.

LA QUESTIONE

“Ci rendiamo perfettamente conto – proseguono – che non siamo l’unica realtà che chiede attenzione. Non vogliamo, però, che le nostre istanze continuino a rimanere lettera morta come ormai accade da troppi anni. Non si chiede l’impossibile, ma interventi che con poco, come ad esempio una cartellonista stradale turistica, siano di ausilio tanto per Belfiore quanto delle tantissime persone che attraversano questo lembo di territorio praticamente senza sapere nemmeno sapere cosa possono trovare o visitare. Questo tipo di interventi, così come altri, sarebbero utilissimi ad arginare anche la desertificazione commerciale che qui si sta vivendo. Di attività commerciali ne sono rimaste pochissime e costituiscono un baluardo importante oltre al fatto che forniscono un servizio importante. Una maggiore vivibilità significherebbe innalzare i livelli di presidio e di sicurezza del territorio. Qui è difficile individuare anche un’area verde pubblica dove far giocare i bambini facendo incontrare, sempre nel rispetto delle norme, in quello stesso luogo anche genitori e nonni facendo socialità. I più piccoli qui giocano per strada ed è facile immaginare – concludono – i rischi potenziali cui possono esporsi”. Richieste non campate per aria ma concrete. Richieste che riassumono anche un progettualità, come nel caso dei segnali turistici, che può produrre sviluppo facendo cresce il borgo di Belfiore dove si sente davvero la voglia di fare e fare bene. Qualche strumento in più, peraltro nulla di complicato, consentirebbe di compiere quel passo in avanti che darebbe una attesa boccata d’ossigeno, dando così una visione di prospettiva per il futuro.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero